Como
   dello sue famiglie nobiliari, e la lunga e gloriosa storia artistica degli architetti e Maestri Comacinì quivi pullulanti, potrebbero dar adito a supporre.— Lo stile prevalente nell'architettura chilo comasca, salvo le costruzioni compiutesi nella seconda metà di questo secolo, risente fortemente del barocchismo italo-spagnuolo tanto in voga in Lombardia nei secoli XVII e XV1I1. In questo stile \i sono in Como alcuni assai vasti edifici che potrebbero aspirare al titolo di palazzi, ma che più modestamente, ed anche sinceramente,
   in luogo sono chiamati JÉ?
   < caso >. Così è della casa Giovio: boi palazzotto ili ist.ile del Seicento, affittato dal Comune ad uso ili uffici pubblici, già celebre per la ricca collezione. di antichi marmi, di codici preziosi, di rarità, di eccellenti quadri, della quale collezione faceva parte il famoso ritratto di Cristoforo Colombo , di ottimo ma ignoto autore, e che nondimeno è fra 1 più accreditati che si abbiano del sommo navigatore. Tale ritratto è ora in
   proprietà del dott. De ........55S.....r]
   Orchi, discendente 111
   linea materna della fa- Jp
   miglia ili Paolo Giovio,
   l'illustre storiografo,fon- JfP'SKk
   datore ili quella preziosa ^ , „,; ¦'
   collezione, ora per lo sfa- m iibuiim^
   celo^d^a faniigdia^e le , ^^ ~ ~~ ^ ....
   Altro palazzo notevole di Como è quello JTig. tu. — Como: Monumento a Giuseppe Garibaldi della nobile famiglia Ci- fotografia di Nessi). gol ini. con una buona
   raccolta di pitture ed oggetti artistici, tra cui una tavola rappresentante la Deposizione, attribuita nientemeno che a Miehelangiolo.
   Meritevoli di essere ricordati sono gli edilizi ove hanno sede il Comune, colla Camera di commercio ed altri pubblici uffizi, il palazzo della Posta, la sede del Tribunale, il palazzo provinciale, ecc., ecc.
   (1) Al Museo nazionale di Madrid esiste un altro presunto ritratto di C. Colombo, quasi uguale a codesto di Como: lo si direbbe anzi una copia contemporanea e della stessa mano: evidentemente, questo esistente in Como è di buon pennello italiano, forse fiorentino.
   (N. <1. A.).