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l'arte Seconda — Alta Italia
Di qui poi non si mosse se non per essere portata da Cesare Correnti, gran Mastro degli ordini cavallereschi italiani, al funerale di Vittorio Emanuele II a Roma, nel gennaio 1878.
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Il duomo di Monza possiede inoltre un Archivio ricco di diplomi, bolle, decreti antichissimi e preziosi per la storia patria; più di 200 volumi membranacei, codici, antifo-narii, messali, evangelistari antichissimi con rare miniature, ed un ricchissimo corredo di paramenti sacri, ili tappeti, di damaschi, di trine e guarnizioni in oro ed argento.
Era le curiosità mostrasi poi il cadavere, naturalmente mummificatisi, di Estorre Visconti signore di Monza, ucciso da un colpo di spingarda a 50 anni, mentre difendeva il castello di Monza dagli assalti delle truppe di Filippo Maria suo cugino.
Nella torre del duomo di Monza, avanti che il Pellegrini la rifacesse sull'attuale disegno, fu collocato il terzo degli orologi meccanici con soneria, fabbricati dal celebre Giovanni Dondi, nel 131-7.
La basilica di San Giovanni di Monza gode una quantità di privilegi spirituali e temporali : fra gli spirituali, se ciò può interessare i fedeli, diremo, che per un Breve di Benedetto XIV (Prospero Lambertini) gode delle stesse indulgenze e facoltà spirituali della basilica di San Giovanni Laterano in Roma; fra i temporali ha pur quello di essere nel novero dei monumenti nazionali.
11 duomo di Monza è retto da un arciprete mitrato e da un Collegio di canonici. Il primo di questi arcipreti, di cui si abbia il nome, è Garoino, diacono e custode, di cui si hanno notizie tra il 7G8 ed il 7G9: da costui fino a mons. Gaetano Annoili, ultimamente defunto, si ha una serie, pressoché cronologicamente Ininterrotta, di 72 nomi.
Altre Chiese. — Compreso il Duomo, Monza possiede ventotto chiese, delle quali ci limiteremo ad accennare quelle che presentano un qualche interesse storico od artistico. Fra le più antiche, dopo il Duomo, è la chiesa di San Michele, dal Duomo poco discosta. In questa chiesa, ora pressoché rimodernata, fu incoronato re d'Italia, il 29 giugno 1128, l'imperatore di Germania Corrado III. È in San Michele una antichissima pittura del secolo XII, illustrata dal Frisi, dal Ferrarlo e da altri, rappresentante una solenne celebrazione della messa. Al seguito di una lunga serie di santi e d'altri personaggi assistenti alla cerimonia vi si vede la regina Teodolinda con manto e corona gigliata. Altre due donne stanno presso alla regina: una delle quali, vestita di abiti monacali, si vorrebbe fosse la seconda delle tre figlie avute da Teodolinda, la quale, secondo una leggenda con poco fondamento raccolta dallo Zucc.hi e da altri storiografi di questa regina, rifiutata in matrimonio da un certo conte d'Ivrea (notisi che i conti furono introdotti solo da Carlo Magno, coll'ordinamento feudale dato al suo impero, mentre i Longobardi non avevano al governo delle Provincie e delle città che i duchi), fattasi monaca sarebbe morta 111 giovane età. ila questo sembra romanzo più che altro. Paolo Diacono, Fredegario ed altri storici longobardi non assegnano alla regina Teodolinda altra figlia che Gundeberga, la quale, moglie a Rotar! ed accusata di adulterio da un duca Adalulfo, ebbe la sua innocenza provata in un giudìzio di Dio, sostenuto da 1111 certo cavaliere Pittime contro l'accusatore. i\el prezioso bassorilievo, più volte citato, sulla porta della basilica di San Giovanni in Monza-, Flavia Teodolinda è raffigurata appunto con questa Gundeberga, col tìglio Adaloaldo ed il marito Agilulfo, e non con altre figure donnesche, che in qualche modo avvalorino la leggenda della terza figlia raccolta dallo Zucclii e da altri su una leggenda popolare e sull'interpretazione di questa antichissima pittura di San .Michele.
Altra chiesa assai antica di Monza, che già gareggiò colla basilica dì San Giovanni, è quella di Sant'Agata, della quale, nel 7G8, era custode e diacono un Teodaldo, uomo d'insigne pietà. Forse questa chiesa fu in origine uno dei primitivi oratori! cristiani in