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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Monza
   111 poi. No. Rappresentavano, più modestamente, un semplice donativo prezioso, che persone regali, o cospicue, offrivano per devozione ai santi loro protettori od alle chiese per le quali avevano speciale predilezione. I re longobardi, è assodato da molti monumenti e documenti rimasti tino a noi, 11011 cinsero, uè usarono mai corona sulla testa; Paolo Diacono, longobardo,
   storiografo fedelissimo ed #
   levavano tre volte in alto, in ^ ^^^Ha , fj,': •• ___
   segno dell'assunto comando. LSaV ISIttffiÀ
   Oggetto singolarissimo eTt'' ' - *
   del tesoro di Monza, prò- ^U-- j^^^fefci^^p^ .^^^^^pB^Wmrf^y' veniente questo pure dalla -^C.-JI? , jS^S^^S^^^HBSB^-^^S^^^fc1 regina Teodolinda, è la chioccia coi pulcini in ar-
   gento dorato; ingenuo sim- fj̧§
   bolo, secondo alcuni, della
   potestà regia, che nutre e MM^g
   protegge le potestà minori; Sf ÌK
   secondo altri, delle provili- I
   eie lombarde riunite sotto
   lo scettro di Agilulfo. È, in
   linea d'arte, lavoro d'una
   primitiva ingenuità, che non
   si può osservare senza uu l'
   certo curioso interesse, pen- i js&A
   sando che mentre oggi ci JÉ' lì
   fa sorridere per l'ingenuità sua, forse un giorno figurata
   fra le cose più rare e pre- Fie- - Monza (Duomo): Croce del Kegno, o di Berengario ziose nelle sale della corte lda fot%'ralìa l!i Bianchi).
   di Agilulfo e di Teodolinda.
   Appartennero eziandio alla regina longobarda, ed hanno oggi valore di rarissima curiosità: il pettine montato in argento rozzamente cesellato, non molto dissimile nella forma da quelli che ci fu dato di vedere in possesso ed usato da ricche Abissine; il ventaglio in pelle sottile, tinta in rosso e montato esso pure in argento, [varii altri piccoli oggetti, come fialette di vetro e d'argento di fattura bizantina, nelle quali un tempo si contenevano olii presi dalle lampade ardenti nella chiesa del Santo Sepolcro in Gerusalemme ed altre consimili reliquie.
   Oggetto assai prezioso, per la sua antichità e come saggio di lavoro (l'oreficeria dei bassi tempi, è l'Evangelistario (fig. 131) : uno dei pezzi meglio conservati di questa ricchissima e rara collezione. Serviva in origine alla copertura di uu libro liturgico e specialmente degli Evangeli: oggi venne fissato su una tavoletta di palissandro, nò mai lo si toglie dal tesoro della basilica. Consta in due lastre d'oro inquadrate in un