Monza
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Fig. 129. — Monza (Duomo): Affresco nella cappella della Regina Teodolinda (da fotogralia di Bianchi}.
Nel braccio sinistro della basilica monzese, più che dell'archeologo e dell'erudito, attira l'attenzione dell'artista, la cappella della regina Teodolinda, nella quale un rozzo sarcofago in granito rossiccio di Baveno, lascierebbe credere che sia stato tomba alla pia regina. La cappella, o abside, di sinistra, intitolata alla regina Teodolinda, come lo dimostrano l'arco acuto della sua fronte e gli spicchi convergenti alla vòlta, fu aggiunta del secolo XIII, quando si intraprese il rimaneggiamento della basilica e ne venne allungata la navata anteriore. Tutta la cappella e una meraviglia di affreschi su l'ondo d'oro alla maniera giottesca, dovuta a Troso, pittore monzese del quattrocento, delle cui vicende poco si sa, ina al cui nome bastano a dare fama imperitura i dipinti di questa cappella. Rappresentano essi, in tanti scompartì di varie dimensioni, i fatti principali della vita di Teodolinda: specialmente in ciò che hanno riflesso alla fondazione della basilica di San Giovanni Battista in Monza. Infatti, havvi il sogno rivelatore, o visione avuta dalla regina, che la invitava ad erigere una chiesa dedicata al Battista nel luogo ove avrebbe visto posarsi una colomba bianca; la partenza della regina con tutta la sua corte da Pavia, in cerca del luogo ove si sarebbe avverato il miracolo della colomba; le varie peripezie ed episodi di viaggio; la edificazione del tempio; la consacrazione; il legato del pontefice Gregorio Alagno portante al tempio sacre reliquie, tratte dalle catacombe di Roma e le ampolle d'olio tolte dalle lampade ardenti sulla
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