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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   /l'JO l'arte Seconda — Alta Italia
   Zorlesco (2001 ab.). — Il territorio del Connine di Zorlesco si stende a nord-ovest del capoluogo del mandamento. La strada da Lodi a Casalpusterlengo passa per il paese capoluogo, che 11011 si distingue dagli altri se non per una chiesa parrocchiale rimodernata. Il paese è attraversato dal colatore Brenibiolo, ma non serve però all'irrigazione, la quale viene esercitata a mezzo della Roggia Vistarìna-Cadamosta e dal colatore Torello, favorendovi il mantenimento dei prati con grande incremento dell'allevamento del bestiame bovino e dell'industria del caseificio. Esistono inoltre nel luogo una fornace per laterizi, una per la cottura (lolla, calce ed un opificio per la brillatura del riso, con 30 cavalli di forza motrice idraulica.
   Cenno storico. — Zorlesco è luogo di frequente ricordato nelle cronache del Comune dì Lodi, al quale fu mai sempre soggetto. Di Zorlesco, ove aveva beni e feudi, era originaria la famiglia dei Vistai ini. che tanta parte ebbe nella storia di Lodi nel secolo XIV, tenendone, come fu giù narrato, per più volte e 11011 sempre degnamente, la signoria.
   Coli, elett. Horghetlo Lodigiano — Dioc. Lodi — P2 T. e Str. ferr. a Casalpusterlengo.
   Mandamento di CODOGNO (comprende 16 Comuni, popol. 45,276 ab.). — Dopo quello di Lodi, ora che, per effetto della legge 30 marzo 1890, il mandamento di Maleo fu soppresso, ed estesa in quel territorio la giurisdizione della pretura di Codogno, questo mandamento si può dire il più importante del circondario.
   il mandamento di Codogno occupa col suo territorio la parte estrema meridionale e più bassa della provincia milanese, confinando a levante per mezzo dell'Adda colla provincia di Cremona, a settentrione col mandamento di Casalpusterlengo, a mezzodì, mediante il Po, colla provincia di Piacenza, ed a ponente col mandamento di Borghotto Lodigiani).
   Oltre dei due fiumi summenzionati, importantissimi, il territorio del mandamento di Codogno è bagnato dalla Muzza e da altri canali e colatori da questa derivati, ed è attraversato dalle strade postali per Piacenza, per Cremona e per Crema, nonché dalla linea ferroviaria Milano-Piacenza e dalla Pavia-Creniona-Mantova. Una completa rete di strade secondarie e comunali e consortili unisce fra di loro i 16 Comuni di quésto mandamento e le moltissime loro frazioni. Il territorio del mandamento, abbondantemente irrigato e coltivato con somma cura, va celebrato fra i più fertili di tutta la Lombardia, ed è notoriamente ubertosissimo in cereali d'ogni specie, gelsi, viti, grandi praterie naturali ed artificiali, e boscaglie lungo le sponde dell'Adda e del Po.
   Codogno (11,599 ab., centro 9950). — Antica e rispettabile borgata, che ora ha pure tutte le parvenze di piccola città, Codogno va per molte ragioni annoverata fra i luoghi più cospicui (li Lombardia. Sorge sulla sinistra della linea ferroviaria Milano-Piacenza, a breve distanza dalla stazione, e si offre subito con case e fabbriche di bella e moderna apparenza e viali fiancheggiati da platani ed ippocastani ombrosi.
   Nell'interno, per quanto costrette in gran parte dall'antica topografia, arbitraria e poco amante di belli, larghi ed igienici rettifili, le vie di Codogno sono spaziose, bene selciate, bene tenute, fiancheggiate da case di buon aspetto e talvolta da palazzi signorili, di costruzione più o meno recente. In tutta la borgata si osserva di primo accinto, senza bisogno di profonde indagini, quella impronta di agiatezza, (li benessere che è propria dei paesi lavoratori, favoriti ad un tempo e dall'agricoltura, coi prodotti migliori della terra, e dall'industria., coi portati dell'indefessa attività umana. E le industrie trovano infatti, dopo Lodi, in Codogno il loro maggior centro di efficace ed intensa espansione del circondario. Frale industrie che hanno vita in Codogno ricordiamo l'illuminazione a gas, la fabbricazione dei laterizi, la brillatura del riso, con 2 opilici grandiosi mossi da una forza idraulica di 140 cavalli ed impieganti 46 operai, la fabbricazione del burro e del latte condensato per la esportazione, con 5 opilici,