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Parie Seconda — Alla Italia
amministratrice e sorvegliante di cospicui redditi, da erogarsi in soccorsi, sussidi, pensioni, medicine, alimenti, indumenti, doti, borse di studio a famiglie e fanciulle e giovani bisognosi; nell'Istituto pio Fissiraga, fondato nel 17G9 da Antonio Fissiraga, Pannilo reddito — il quale è di circa 30,000 lire — si eroga per il mantenimento di un piccolo ospedale sotto la regola e l'amministrazione dei Fatebenefratelli, ed in parte per pensioni e doti di carità; nella Casa di ricovero e d'industria fondata nel 1809, quasi tutta a carico della città, raccogliente gli indigenti e mendicanti incapaci di lavorare e che fornisce lavoro a quelli fra questi disgraziati serbanti ancora qualche attitudine; negli Orfanotrofi, maschile e femminile, con un reddito complessivo di 36,000 lire e con bellissimi locali, ricoveranti ognuno una quarantina di orfani; nel Monte di Pietà fondato, nel 1490, da Arnolfo Fissiraga, che annualmente dispone di un reddito di oltre 50,000 lire da impiegarsi in prestiti contro pegno; nell'Istituto elemosiniero, che annualmente distribuisce da oltre 40,000 lire in doti ed elemosine; ed infine nell'Asilo d'infanzia, eretto in ente morale, che in Lodi ha due edilizi, con 15 aule, 820 fanciulli inscritti ed una media di 560 frequentanti. La filiale, della Cassa di Risparmio di Milano e delle provincie lombarde in Lodi è fra le più attive di questo potente istituto, che in equa paite fa risentire, i suoi benefizi sulla città.
In Lodi è pure una fiorente Società operaia di mutuo soccorso con un capitale di quasi 100,000 lire, i cui redditi si erogano ili soccorso ai soci ammalati, in prestiti sull'onore, ed in soccorsi alle famiglie dei soci per caso di morte e di qualche altra grave disgrazia.
Contribuisce all'aspetto simpatico, veramente piacevole, col quale. Lodi si offre al visitatore, oltre della popolazione animata, briosa, la facile sua topografia, la bellezza delle sue vie, per lo più a rettifilo, e veramente belle, come la via Pompeia, la via Roma, la via Garibaldi, la via Solferino, il corso di porta d'Adda, il corso Vittorio Emanuele, la via Muzia ed altre di minore importanza
In queste vie si trovano bellissimi edilizi moderni, e come in corso Vittorio Emanuele, in via Pompeia, in via Solferino dei veri grandiosi palazzi nello stile caratteristico del seicento. Rimarchevole poi fra tutte è, nella via Pompeia, una casa del quattrocento (Gliisalberti). E conservatissinia, di bellissimo disegno, di quel momento nel quale sulle simmetrie gotiche cominciano a spuntare le leggiadrie del Rinascimento. Fra il pian terreno ed il primo piano corre una fascia in cotto con bellissimi fregi di putti, frasche, animali, chimere ; anche le finestre sono ornate da stipiti o cornici incotto di ricercato disegno. La porta in marmo (fig. 118) è lavoro di abilissimo scalpello : vi si notano nel fregio delle medaglie con ritratti di personaggi romani, e sulle vele dell'arco due medaglioni con ritratti arieggiatiti a quelli di Francesco Sforza e di Bianca Maria sua moglie, che si veggono nelle ben note porte di via Filodrammatici e del Museo Archeologico al palazzo di Brera 111 Milano. Questa porta di via Pompeia a Lodi è 1111 eccellente pezzo d'arte del Rinascimento, e nel suo autore mostra una grande perizia nel trattare di scalpello ed una grande affinità con chi scolpì le due celebri suiiimen-tovate porte.
L'istruzione pubblica è assai curata dal Municipio di Lodi. Oltre dell'Asilo infantile già ricordato, la città possiede 8 scuole elementari minori e superiori con 43 aule ed oltre 2500 allievi d'ambo i sessi frequentanti ; ha scuole elementari serali e festive, con 8 aule, frequentate da oltre 300 allievi; ha inoltre un ginnasio con 115 allievi inscritti; 1111 liceo con 91 allievi; una scuola tecnica, con 148 allievi ; un istituto tecnico, con 106; una scuola normale femminile, buon semenzaio di maestre, con 163 allieve; una scuola professionale e pratica di caseificio, instituita nel 1886, con 33 allievi; un collegio elei PP. Barnabiti con insegnamento primario e secondario; un Collegio delle Dame Inglesi, fondato nel 1812 dalla baronessa Mary Cosway sotto il patronato del Municipio, con circa 90 educande; ed altre private istituzioni di insegnamento. Ha pure una Biblioteca Civica