.526 Parte Seconda — Alta Italia
l'Addotta, «dio è, min dei ramili scaricatori della Mozza, ed il canale della Muzza propriamente detto, che è una delle più gloriose opere idrauliche dei Lombardi del secolo XIII, il quale staccandosi dall'Alida a Cassano, percorre gran jiurte del territorio lodigiano, irrigandolo copiosamente, per ritornare in parte nell'Adria a Castiglione o scendere nel Po coli'Ad detta, il Lambro e gli altri scaricatori.
L'agricoltura è l'industria principale, assorbente di questa regione e costituisce, per le industrie ad essa attinenti, una possente leva all'attività economica del circondario, ove sono assai 111 fiore l'allevamento del bestiame, la cultura ed il commercio dei foraggi e le industrie tutte del caseificio. Questa, che e la maggiore fra le industrie del circondario lodigiano, 11011 si è peranco specializzata, staccandosi nettamente dalla agricoltura; ma invece fa parte integrante dell'azienda di ogni fondo, di ogni masseria, ove non manca mai la cascina (piccolo caseificio) per la fabbricazione, del burro e dei formaggi. Ogni fittavolo, 0 conduttore di fondi, 0 proprietario dei fondi stessi che li conduca in economia, è anche un piccolo industriale in caseificio. Nel circondario di Lodi — che è la regione dove le industrie dei latticini fioriscono per eccellenza — si contano soltanto due veri stabilimenti industriali di caseificio, di preparazione, del burro per l'esportazione, uno a Borghetto Lodigiano, l'altro a Codogno. Il rimanente della produzione, clic pure è considerevole (calcolandosi dalle statistiche del 1801 in Kg. 2,010,900 di burro, Kg. 3,403,200 di formaggio di grana, Kg. 401,700 di Gorgonzola e Kg. 231,100 di quartirolo) si ottiene dalle cascine sparse per tutta la regione e, come dice un rapporto ufficiale, « per la massima parte da empirici che applicano l'arte come possono, senza inspirarsi ad alcun criterio economico e scientifico >.
Le industrie manifatturiere danno, per il circondario di Lodi, cifre di rappresentanza assai modesta, 11011 toccandosi (1891) in tutto il circondario la cifra di 0000 operai distribuiti in 218 opifici: i quali dispongono di 25 caldaie, 22motori a vapore della forza di 334 cavalli, e di 183 motori idraulici con una forza di 1923 cavalli dinamici. La maggior parte della forza impiegata per le industrie lodigiane è dunque idraulica. Fra le industrie manifatturiere la prevalente, nel circondario di Lodi è l'industria della seta, impiegante 3200 operai; dopo vien subito la lavorazione della lana, avente un'importanza prevalente in confronto delle altre parti della provincia, occupando in Lodi circa 780 operai, mentre Gallarate ne. conta 730, Monza 499 e Milano 133. Nel circondario di Lodi mancano rappresentanze, delle grandi industrie cotoniere, metallurgiche e meccaniche, che hanno tanta parte nell'attività economica degli altri circondari della provincia.
La viabilità è assai sviluppata in questo circondario, coperto da una vera rete, stradale, che mette in comunicazione anche i più piccoli centri rurali fra di loro, coi maggiori e coi capoluoghi; arteria principale di questo territorio è la strada romana, che da Milano per Lodi, biforcandosi a Casalpusterlengo, mette a Piacenza da una parte, congiungendosi alla via Emilia, ed a Cremona e Mantova dall'altra. Il territorio del circondario di Lodi è interamente attraversato dall'importantissima linea ferroviaria Milano-Lodi-Piacenza ed ili parte anche dalla Pavia-Casalpusterlengo-Codogno-Cre-mona, nonché da attive linee di tramvie a vapore, delle quali in sede più opportuna toccheremo.
L'istruzione, pubblica è assai accurata in questo circondario, nel quale ogni Comune ha scuole elementari generalmente fino alla quarta classe; nei centri principali sonvi poi scuole ili insegnamento secondario e speciale, come, ad esempio, a Lodi la scuola di caseificio, a Codogno una scuola di disegno per gli operai, ecc., ecc.