Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Milano', Gustavo Strafforello

   

Pagina (212/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (212/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Milano
   201
   
   LVttJ
   liflilìCSAfil
   .ssiims
   Fijr. 51. — Milano: Interno della Galleria Vittorio Emanuele.
   giacche si era posto mano alla facciata ilei Duomo, Hi sistemare anche la piazza, o meglio di farne una più degna del grandioso monumento. Mancarono tempo e danaro. Nel periodo della dominazione austriaca fu varie volte affrontala la quistione della piazza del Duomo: e vi si fecero intorno studi e polemiche, delle quali una vigorosamente sostenuta da Carlo Cattaneo; ma di pratico non si fece nulla. Nel 1850, attendendosi ad una sistemazione provvisoria cominciò la demolizione del vecchio Coperto dei Figini, sotto il quale per sei secoli quasi, i Milanesi s'eran dato ritrovo ed avevano passeggialo nel tempo stesso che l'ingegnere-architetto Giuseppe Men-goni, di Bologna, studiava e riusciva a far accettare un grandiosissimo suo progetto per la sistemazione della piazza del Duomo, comprendente quello di una grandiosa galleria, che unisse questa piazza, cuore della città, colla vicina piazza della Scala, altro centro importantissimo della attività cittadina.
   La prima pietra del grandioso edificio fu collocata il 7 marzo 1855, presente il re Vittorio Emanuele, al quale doveva intitolarsi —sindaco della città, Antonio Berretta — e fu inaugurata, aprendola al pubblico, dallo stesso Ile il 15 settembre 1807.
   id — l,u Patria, voi. II.
   La forma della Galleria è a croce greca, misurante dalla piazza del Duomo a quella della Scala metri 105 e ila una estremità all'altra dei due lati metri 105.10. E larga nr. Li.50. L'ottagono eentrale ha un diametro di metri 30, e misura una superficie di circa 1000 mq. L'altezza della cupola ò di m. 50 dal pavimento.
   L'alzalo fi formato da una serie di pilastri riccamente decorati che sostengono una cornice coronata da un ballatoio, dal quale sopra una specie di attico decorato ad erme, s'imposta il largo arco in ferro e cristalli,
   La decorazione, per quanto complessivamente fastosa e pesante, ha particolari di buon gusto: e nel suo insieme la galleria produce all'occhio un'impressione simpatica e grata.
   Nelle braccia maggiori della Galleria sono aperte 28 botteghe per ciascun lato: e 12 per ogni lato delle due braccia minori : altre tre botteghe sono aperte sulle quattro scantonatile dell'ottagono; in tutto novantadue botteghe, che sono certo fra le pivi belle e lussuose di Milano. Nelle lunette dell'ottagono furono dipinte a fresco le figure simboliche dell' Europa (A. Pietra-santa), Asia (D, Giuliano), Africa (E. Pagliano) e America (I!. Casnedi). Gli stessi distinti pittori frcscarono pure le velette degli archi allo