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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Milano
   199
   spesa ben maggiore di quella preventivala dal tioverno austriaco. Ma questo non lece ostacolo ; e concorrendovi la provincia per 5,000 lire ed il municipio per 20,000, fu stabilii» di dai e esecuzione al progetto Magni. Dopo molti anni di lavoro e dopo lunghe discussioni sulla località nella quale il futuro monumento avrebbe dovuto sorgere, fu inauguralo nel settembre 1872 in occasione del Congresso degli Architetti ed Artisti italiani, che appunto in quell'anno tenevasi a Milano.
   Il monumento consta d'un basamento a nucleo ottagono, in granilo rosso di Baveno. Sulle quattro faccio maggiori dell'ottagono sono incastrati quattro gran ti bassorilievi rappresentami : Leonardo pittore, mentre sta dipingendo il Cenacolo famoso nel Refettorio delle Grazie ; Leonardo scultore, che lavora intorno al Colosso ideato per Francesco Sforza, mentre ha pure, vicino, la tavola famosa della Gioconda, che or trovasi al Louvre, Leonardo architetto, intento a fortificare i castelli di Romagna, per ordine del duca Valentino; Leonardo idraulico, mentre soprainleude alla costruzione delle conche pel Naviglio della Uartesana. Dalle quattro faccie minori dell'ottagono o spigoli smussati, si protendono a ino'di zoccolo o basamento quattro piedestalli sui quali posano diritte le statue dei quattro maggiori allievi del sommo Leonardo : Cesare da Sesto, Gian Antonio Boltraluo, Andrea Salaino e Marco d'Oggiono.
   Sopra all'ottagono, e su uno speciale basamento pure ottagonale, che si risolve poi rulou-damente, posa la statua di grandiosa proporzione del sommo artista, in atteggiamento severo e pensoso.
   Le statue ed i bassorilievi sono in marmo di Carrara: il rimanente in granito di Baveno. Le iscrizioni sono semplicissime.
   Il monumento misura complessivamente in altezza undici metri e mezzo ; e per quanto abbia dato motivo a critiche piuttosto mordaci, e per quanto sia di carattere accademico e decorativo, non manca di grandi pregi di esecuzione, è di effetto maestoso, e s'inquadra bene nella piazza che lo circonda.
   Monumento ad Messamiru Manzoni (fig. 49). — Nella piazza San Fedele— prospiciente all'aulica facciata del palazzo Marino — ampliala e trasformata nell'ultimo trentennio, specie per l'atterramento di alcune vecchie case, sorge il monumento che i Milanesi vollero cretto alla memoria di Alessandro Manzoni. Il monumento 6 cosa semplicissima, quale si addice all'uomo clic, nella vita e nell'arte, amò sopra ogni cosa la semplicità. La statua in bronzo, modellata dal Barzaghi - da poco rapito all'arie — poggia sopra un piedestallo quadro, a semplici modanature, di granito rosso. E specialmente indovinata l'attitudine bonaria, mite, serena che fu caratteristica
   del volto di Manzoni. 11 monumento fu inaugurato nel decimo anniversario della morte di Manzoni; e posa sul luogo ove sorgeva la casa del ministro Prina, saccheggiala e demolita nella nefasta giornata del 20 aprile 18 l i.
   Fig. 49.
   Milano : Monumento ad Alessandro Manzoni (da fotografia di Brogi).
   A poca disianza dal monumento, procedendo per la via OniCiami — della quale è rimarchevole la casa dalle grandiose cariatidi dette gli Qmciioni, che Leon Leoni aretino, buon pittore e scultore del secolo XVI, si fabbricò per proprio uso — si sbocca iu piazza Belgioioso, ove, dalla parte imboccante la via Morirne vedesi adorna di terre colte, la casa per molti anni abitala da Alessandro Manzoni, e dove vi mori il 22 maggio 1873. Se ne conserva lai quale la stanza, che nel giorno anniversario della sua morte è, dal proprietario conte Arnabobli, concesso al pubblico di visitare.