Milano
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Fig. 45. — Milano : Cortile del Palazzo Marino (da fotografia di Brogi).
cioè: Eligio Bugatti, Cesare Faccioli, Pietro Canevari, Luigi Piazza, Camillo Piazza, Alessandro Silva, Bonaventura Biaggini; ina uno fra questi poi, per mancanza di forca, fu fucilato. Due giorni dopo si fecero altre quattro impiccagioni nelle persone di Antonio Cavallotti, Alessandro Sconnini, Benedetto Diatto e Giuseppe Monti; ed al 15 dello stesso mese furono impiccati Gerolamo Saporiti e Siro Taddei. Per lo Sconnini, precettore in casa Greppi, e uomo già attempato, furono date le più ampie testimonianze del non aver egli preso parte alcuna al movimento. Ma l'esser stato arrestato sul luogo d'un tafferuglio avvenuto fra poliziotti e popolani, bastò per mandarlo al patibolo.
Infinito fu il numero delle perquisizioni fatte in casa di cittadini, degli arresti arbitrari sulla pubblica via, di tutte le prepotenze e le vittime della polizia per aver occasione di manomettere anche quei pochi diritti ch'eran rimasti ai cittadini e trascinarli, vittime, a subire le vergate in Castello. Alla tristezza di questa situazione in Milano facevano poi riscontro i mostruosi processi di Mantova, nei quali erano pur coinvolti in buon ninnerò distinti cittadini di Milano, onde il lutto e le apprensioni erano generali. Tale l'ultima fase del dominio austriaco in Lombardia ed in Milano particolarmente. Ci siamo estesi a qualche particolare, perchè ci sembrava dovere, come abbiamo detto delle glorie di Milano, dire, dei suoi dolori, che pur son glorie.
25 — La l'atri», voi. II.