Milano
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forte, Francesco Sforza fu il migliore dei principi avuti da Milano. Al suo nome si collegano la fondazione dell'Ospedale Maggiore, per dei secoli rimasto il più insigne monumento ospitaliero d'Europa; il Naviglio della Martesana, grandiosa opera idraulica gareggiante allora soltanto col Naviglio grande, iniziato nel 1451 sotto la direzione di Bertolo da Novate c
Resino Piola, che a scopo ir- ^
riguo e navigabile conduce
l'acqua dell'Adda fin sotto le JgQ
mura di Milano, ed infine il Vjs; JpSjf
Castello di porta Giovia o Sfor- JKfel
zesca (il nucleo interno del- r Ife^^Bpf
l'attuale castello, che per ra-
gioni storiche ed artistiche sarà mS^^ ' lmX %
rispettato nelle demolizioni in ,§f A( \ k
corso), ch'egli eresse non tanto V , k
a difesa quanto ad offesa della Bp ,B^^mM
città, ove questa avesse voluto W, wmMt Wm
tentare novità contro di lui. fi ,; Wff
Emulò in isplendore e prote- JSjM lw, JM
zione alle arti i Medici di Fi- gL
renze e superò tutti gli altri jBlt^Éawi^^SflI^^^^gti a
signorotti del tempo, che pur si erano dati a fare i mecenati.
Poeti e letterati del tempo esaltarono con lodi sperticate questo principe, a cui Leonardo da Vinci preparava quel grandioso monumenta equestre detto il Colosso, che doveva essere la meraviglia delle meraviglie, ma che i sopravvenuti
turbamenti non consentirono _________ _________
al grande artista di finire, onde gf *
i modelli ai quali egli lavorava js;
andarono poscia obliati e dis- . -j^^^^jESSi^^^f
persi.
Morto Francesco (1166) Fig. 41. — Milano: Monumento a Bernabò Visconti
governa per dieci anni suo ne! Museo Archeologico (da fotografia),
tìglio Gian Galeazzo, inutilmente tirannico e corrotto, che, disdegnando i consigli avveduti della madre Bianca Maria, compromette più volte la sicurezza dello Stato e riesce a destare contro di sè tale odio da provocare congiure di nobili e popolani allo scopo di togliergli la vita; ed una di queste, ordita appunto da Gian Andrea Lampugnano, Girolamo Olgiato e Carlo Visconti, riuscì all'intento il 26 dicembre 1476, mentre egli stava per entrare nella chiesa di Santo Stefano. Fra le pochissime cose che si possono ascrivere a merito di Gian Galeazzo Sforza è d'aver chiamato in Milano Leonardo da Vinci, del quale in Firenze, ove si era recato con sfarzo nel 1571, aveva potuto ammirare rare opere, tra cui la celebrata Rotella. 11 grande rinnovatore dell'arte e delle scienze accolse più tardi l'invito, ripetutogli da Lodovico il Sforo, e si stabilì per molti anni in Milano, ove, alternando gli studi scientifici alle creazioni artistiche, ideò le conche che regolarono il corso delle acque e resero navigabile il Naviglio della Martesana; perfezionò le