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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Seconda — Alta Italia
   porte facenti capo, l'ima al Duomo e le altre alle porte: Co ma si na per il Cordnsio, Nuova per Santa Margherita, Vercellina polla via degli Orefici. Di queste porte ora 11011 esiste più se non quella che per via Orefici imbocca la via dei Ratti, e quella restaurata dall'architetto Bersani, continuando il disegno del secentista Seregni, sboccante in quanto ancora rimane dell'antica via di Santa Margherita, destinata o presto
   0 tarili a scomparire. Nel mezzo del Broletto — l'attuale piazza Mercanti — sorse e sorge ancora il palazzo della Ragione, costruzione soda, poggiante sopra un porticato a triplice corso di archi romani; monumento grandioso e semplice ad un tempo — deturpati) poscia nella sua parte superiore; ma nella parte mediana bello ed elegante nella sua semplicità, per lo scomparto delle mirabili sue finestre trifore, gli archetti delle quali poggiano sopra svelte e sottili colonnine di marmo. Nel centro della fronte meridionale è murata m altorilievo la statua equestre di Oldrado da Tresseno, podestà di Milano, esterniinatore degli eresiarchi patarini e sotto il cui reggimento l'insigne edilizio, iniziato da Aliprando Faba, bresciano, fu compiuto. Quivi, nel salone superiore, ora adibito ad liso di archivio, riimivansi i Consigli del Comune, mentre nel porticato sottostante affluiva la folla ad ascoltare le decisioni dei padri della patria; ed anche per semplice svago, vi si recavano popolani, armigeri e cavalieri: e, come ora solivi uffici d indicazioni e dì pubblici servizi — quali il telefono, la guardia medica, recapiti commerciali e custodia di biciclette —¦ allora vi erano anelli per legarvi cani e cavalli, bastoni e grucce per deporvi i falchi e gli astori da caccia. Una particolarità interessante : il legname occorso per le armature e la costruzione del grandioso edificio fu donato ai Milanesi dal popolo di Varese.
   Nella piazza, ch'era a mezzodì del palazzo della Ragione, sorgeva e sorge ancora la loggia marmorea, detta degli Osj ('fig. 39) dalla famiglia che prima vi possedeva case, dalla quale si leggevano gii editti ed i bandi pubblici. L'edilizio, esistente già nel 1251, fu, sullo scorcio dello stesso secolo, rimaneggiato da Matteo Visconti, il quale, agli archi lombardi del porticato sottostante sovrappose quelli a sesto acuto che or si veggono e che tanta originalità danno a questo edifizio. Attigue alla loggia degli Osj vennero poi le scuole l'alatine o del Broletto, durate dal secolo XV fino al secolo scorso e nelle quali insegnarono anche il Morula e Cesare Beccaria. Attualmente nella casa degli Osj e fabbricato annesso, ha sede la Camera di commercio dì Milano.
   Non sono ancora molti anni, prima che la necessità della circolazione e della locomozione odierna rendessero necessaria l'apertura degli attuali rettifili, quando cioè la piazza Mercanti o Broletto era ancora un grande quadrato chiuso, compreso fra l'isolato del Rebeccliino e Santa Margherita, via Orefici ed il Coniugio, fra l'edifizio attualmente adibito all'ufficio telegrafico ed alla Borsa dei valori — e che fu già il palazzo dei Giureconsulti — ed il palazzo della Ragione, era un gran pozzo pubblico, monumentale, ricordante taluno di quei pozzi dei quali è ancor ricca Venezia. Questo pozzo — ora scomparso — rimasto solo nelle vecchie illustrazioni di Milano e nella memoria della generazione declinante, aveva pure la sua storia artistica e letteraria. È intorno ad esso che si trovavano una volta tutti i faccendieri, gli azzeccagarbugli, gli usurai,
   1 commissionari in affari loschi, gente nomade, senza tetto e senza coscienza, alla quale poi si aggiunse la caterva dei pitti vicciuriit, come erano detti in dialetto dal popolino, fratelli gemelli a quei preti scagnozzi che a Roma danno così miserevole spettacolo di sè e del loro sacerdozio. La satira poy ilare del Porta da. un lato, e provvedimenti benefici e disciplinari della Curia ari-vescovile, insieme al minor numero delle persone che si dedicano alla sempre più delicata e difficile missione del sacerdozio, riuscirono poco per volta ad estirpare questa vergognosa piaga del clero milanese il quale è certamente oggidì, per coltura, costumi, pietà e patriottismo dei più degni che onorino la Chiesa cattolica. I poveri preti vicciuritt intorno al pozzo di piazza Mercanti avevano istituito una specie di borsa d'affari, ove con rialzi e ribassi opportuni, a seconda