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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Milano
   421
   appassionata, la speranza trepidante, (li quella povera donna che tocca la veste del Cristo, certa di guarire e tremante dinanzi all'uomo-Dio ».
   Ma i Milanesi, non soliti a frequentare le ampie, deserte e silenziose sale del Museo Archeologico a Iirera,od a ricercare nelle antiche illustri basiliche i cimeli dell'arte romana giunti tino a noi, non conoscono della romanità di Milano, se non tre monumenti; cioè, la colonna detta del palazzo imperiale, in piazza Sant'Ambrogio; le famose colonne di San Lorenzo ; e la statua dell Uomo dì pietra (P Qmm de preja) murata nella fronte di una casa del corso V. E.: e quelli che sono un po' più addentro nella archeologia locale, aggiungono la torre di Massimiano, nel chiostro del Monastero Maggiore, ed il voltone di San Giovanni sul Muro, per l'antica porta Giovia delle mura erculee.
   Quanto alla colonna corinzia che si vede in piazza Sant'Ambrogio, di indiscutibile pertinenza dell'arte romana, e assai azzardoso il dirla parte del palazzo imperiale, il quale sembra si estendesse dalla chiesa di San Michele sul Dosso, alla basilica di Sant'Ambrogio, fuori delle mura della città. « Quanto alla colonna di marmo — scrive il Roimissi nella dottissima sua illustrazione dei monumenti milanesi — che nulla sa svelarci di quello che fu, era tenuta nei tempi andati in gran riverenza. Di una supplica a Luigi XII. re di Francia, nel 1507, si rileva che il podestà di Milano, appena eletto, doveva, per inveterato costume, venire a questa colonna, abbracciarla e giurare sovr'essa di mantenere gli statuti della città; ma negli statuti stampati a Milano, da Alessandro Minuziano, nel 1502, al capitolo della nomina del Podestà, non vien fatto cenno di questa cerimonia. Probabilmente la colonna venne qui eretta nel medio evo, quando gli arcivescovi l'istaurando la città rialzarono le torri ed i monumenti caduti; e siccome il Podestà appena eletto doveva recarsi a Sant'Ambrogio, la basilica conser-\ atrice delle tradizioni patrie, per ringraziare il Signore, così, nell'uscire abbracciava al cospetto del popolo, la colonna, simbolo di rettitudine, protestando che mai dalla rettitudine si sarebbe dipartito nell'adenipiere ai suoi doveri >.
   Sotto questa colonna si scopersero negli anni passati tre tombe del secolo IV, giusta le monete di Valentiniano e di Graziano che vi si trovarono fra gli scheletri. Il professore Tito Pasquali, nella sua Relazione intorno al doppio isolamento della Basilica di Sant'Ambrogio, espone l'ipotesi che la colonna stessa indicasse il limite sud-ovest, del cimitero annesso alla basilica.
   Per conto suo poi la fantasia popolare si è sbizzarrita nel creare strane leggende intorno a quella colonna solenne e muta, annerita dai secoli, e sfaldata dalle intemperie e dai vandalismi umani. Tra queste è insita nelle donnicciole la credenza che il diavolo, non potendo vincere le virtù di Ambrogio, abbia dato una rabbiosa cornata contro la colonna ; e vi mostrano con sacro terrore due buchi die si vedono nella colonna stessa all'altezza di un uomo : aggiungendo che ad appoggiarvi l'orecchio contro si sente — cosa del resto naturale — un cupo ronzìo, eco lontana del lontano inferno.
   Abbiamo già detto, accennando di volo alle colonne di San Lorenzo (v. pag. 05), che queste sono il più cospicuo monumento che dell'era romana in Milano sia giunto tino ai nostri giorni
   Non abbiamo da aggiungere o da togliere una virgola al già detto. La ragione, la origine di queste colonne in quella località, insieme alla loro età presumibile furono questioni in vani periodi e tino agli ultimi tempi assai vivamente discusse fra gli archeologi e studiosi milanesi. Per molti si credette che facessero parte d'un tempio dedicato ad Ercole, e che è fama esistesse in Milano; fu pure detto che quelle colonne erano state trasportate sul luogo ove ora si trovano in periodo posteriore alla prima loro erezione: che in origine erano disposte circolarmente e senza l'attuale basamento in muratura. Ma gli studi diligenti fatti da dotti italiani e stranieri, intorno alla vicina insigne basilica dì San Lorenzo, e l'accertamento oramai irrefutabile, che questa in origine altro non fosse se non l'edificio delle Terme Erculee celebrate da Ausonio nel