'132 l'arte Seconda — Alta Italia
deponevano nelle mani del Comitato la cospicua somma di lire 45,000 raccolta in un mese. Il 1° gennaio 1875 aprivasi in una vecchia e modesta casa di via Sant'Andrea, l'Istituto, raccogliendo 15 bambini contorti e deformi: poche stanze ed un giardinetto coslituivano la sede della nuova istituzione, (ili sceltici risero: ina per poco. Iti 15 gli allievi diventarono 20, poi 25 e 40 e 50: né poi bastando quel modestissimo primi tivo impianto alle richieste, l'Istituto si allogò ni un più adatto locale in via Basini, ove oltre ai ricoverati, fu aperta un'ambulanza per soccorrere e curare i casi di rachitide meno gravi.
Cosi iu pochi anni, oltre a 1200 rachitici finirono di una cura rigencratricc. Nel 1880, secondando la rarità pubblica con generoso impulso, lo slancio preso dalla filantropica istituzione, fu deliberata l'erezione d'uu asilo modello, capace di contenere circa 100 bambini ad uso scuola e 25 letti ad uso ospedale. Iu poco più di due anni l'asilo modello era un fatto compiuto e costava alla enrità pubblica da 150,000 lire. E situalo in posizione tranquilla e verdeggiante per antiche maestose piante, tra la Ma Uiiadronno e la via di San Calimero. E il primo, ed è modello del genere fra quanti se ne contano oggidì ni Italia e fuori, sì che a tutte le esposizioni mediche ed igieniche, italiane ed estere fu distinto colle massime onorilicenze.
3. islifflo dei Cicchi. Fondato nel 1839 da Michele Bn rozzi che ne fu il primo direttore ed organizzatore, ebbe scile da principio nella pia Casa d'Industria a San Vincenzo : indi, presso quella di San Marco: e nel 1855 trasferi vasi nella magnifica casa donata dal conte Sebastiano Mondello, sul corso di porla Nuova. Ni si accolgono ciechi nati non solo di Milano e provincia, ma ben anche da ogni parte d'Italia, di età non minore agli anni 8 e non maggiore ai 12.1 ciechi poveri di Milano o che ri abbiano il decennale domicilio sono accolti gratuitamente ; quelli poveri, ma non milanesi sono ammessi pagando l'annua pensione di lire 350, considerata di favore, costando ogni cicco ali Istillilo una media di lire 1000. \i si inipnrliscono l'irruzione elementare, e di grado superiore, nonché l'insegnamento musicale. Illi mite dell istruzione scolastica è determinato dallo scopo stesso dell'istituzione, che è quello di rea de re il cieco atto a parlare e scrivere convenientemente, a seconda ilei bisogni ordinari della vita. L'istruzione musicali; comprende lo studio del pianoforte, dell'organo, o ili un altro strumento d'elezione del l'ai unno, dell'armonia e della composizione.
L'Istituto ha una tipografia propria per la stampa dei libri a caratteri in rilievo, tanto col sistema a caratteri contimi che col sistema lìraille: esso fornisce con tenue spesa ì libri a pressoché tutti gli Istituti dei ciechi esistenti in Italia
NcH'anuoscolastico 1890 -91 prativi nell'Istituto
92 allievi. Il patrimonio é di un milione c tre-eenloniila lire circa.
Attiguo ali Istituto ilei Cicchi é l'Asilo Mondilifo — fondato nel 1872, dallo stesso benemerito filantropo conte Sebastiano Mondolfo, per il ricovero dei ciechi clic usciti dell Istituto, dopo avervi lodevolmente compiuto il corso speciale ili istruzione, ed essendo poveri e senza validi appoggi si trovano senza possibilità prossima di ritrarre sostentamento dall'istruzione ricevuta.
1 ricoverati dell'Asilo Mondolfo contili nano c migliorano la loro istruzione, si applicano a lavori manuali comportabili al loro stato e si prestano per concerti e funzioni religiose. Il patrimonio particolare dell'Asilo Mondolfo e di circa 300,000 lire; i ricoverati nel i890-91 erano 25.
A. H. istillilo dei Sordomuti. La prima scuola per sordomuti in Milano fu istituita da un eerto lleyraud, francese, qui stabilitosi sul principio del secolo. Bipartito 1 lleyraud, continuarono l'opera sua prima il sacerdote De lionis, poi i! sacerdote Bagniti, il quale ottenne eziandio di recarsi a Genova a prendere cognizione del metodo usalo dal patire Ottavio Assarotti, fondatore dell'insigne Istituto dei Sordomuti di quella città che a Parigi aveva vissuto e studiato nell'Istituto del celebre abate Ile L'Kpce, il creatore, si può dire, dell'istruzione pei sordomuti.
L'istituzione subì molte, peripezie: e solo dopo il 1801 cominciò a prendere organizzazione consistente e prosperosa, mediante pratiche e moderne riforme. L'Istituto estende ora la sua azione benefica, non soltanto ai sordomuti lombardi e veneti, ma a quelli delle altre prouneie italiane, diventato così istituto nazionale. Vi si impartisce l'istruzione elementare inferiore e superiore: nonché l'istruzione normale e magistrale, mediante una disciplinata scuola di metodica diretta a formare, maestri, maestre ed assistenti per le scuole dei sordomuti. Nel 1890-92 erano addetti all'Istituto dei Sordomuti 40 maschi e 13 femmine. Ila un patrimonio di oltre 200,000 lire.
5, Istituto dei Sordomuti poveri di cam-putjna. Fondato nel 1853 ad iniziativa del conte Paulo Taverna, ma cresciuto ad importanza primaria per opera del sacerdote D. Giulio Taira, illuminato filantropo, resosi celebre fra tutti gli istruttori ilei sordomuti per i sistemi da lui immaginali e per le sue pubblicazioni didattiche. — Scopo dell'istituzione è l'educazione, l'istruzione, il lavoro e la successiva sorveglianza dei sordomuti poveri della provincia ili Milano e territori delle provincie attigue, soggette alla diocesi milanese L'Istituto comprendi un convitto maschile ed uno femminile e dà ricovero a quasi 300 alunni peranno — avendo però conglobato in sé 1 Opera pia Caimi, con un patrimonio di lire 97,402per i sordomuti di Monza. Il pati iinonio complessivo di questo importantissimo Istituto è di oltre un milione e mezzo.