'133 l'arte Seconda — Alta Italia
a beneficio di sacerdoti poveri e di linoni costumi della diocesi di Milano, incapaci, per infermità o vecchiaia, di celebrare piti oltre la messa. Altri donatori favorirono la fondazioni Blntfg clic noi 1891 aveva un patrimonio di lire 717, i59.23 con oneri e passività minime, cioè te? 11343.78. Il reddito netto di questa istituzione è di lire 26,012.87, della quale nel 1891 ne furono erogate alla beneficenza prefissa dai testatori lire 22,211.70 con 36 assegni di cui uno di lire 700 e gli altri di lire 000. L'erogazione essendo sempre inferiore al reddito, il patrimonio di quest'Opera è in continuo aumento.
5. Opera pia Grussi, fondata nel 1862, avente per iscopo la distribuzione di sussidi da lire 200 raduno a famiglie povere, di civile condizione, dimoranti in Milano od appartenenti alla città stessa per nascila o decennale non interrotto domicilio dando la preferenza a quelli portanti il cognome Grassi. Patrimonio lire 008,807.14, oneri e passività lire 1,433.52. Reddito lire 30,876.54 e spese (nelle quali vanno considerale 8 doti da lire 200 cadmia da erogarsi a imbende povere di Milano nel l'a universa rio della morie del testatore e lire 200 annue alla Congregazione di Carità del Connine di Giussano) lire 6377.68. Reddito netto lire 4498.80, totalmente erogato allo scopo dell'Opera.
6. Operapia Vedove nobili e eiiili. Fu fondata nel 1631 dal cardinale Federico Borromeo, con un'apposita Casa in porta Nuova. L'istituzione subi nel processo dei tempi molte modificazioni : ed attualmente ha lo scopo di sussidiare vedove nubili o di civile condizione, di età non minore ai 40 anni, di ineccepibile moralità, nate o domiciliale in Milano da oltre dieci anni. Il patrimonio dell'Opera è di lire 297,512, il reddito di lire 15,200. Le beneficate in corso sono 23 con assegni non minori di lire 500 annue.
7. Opera pia Mondoìfo, fondata uri 1873 con un lascito di lire 400,000 ili ! conte Sebastiano Mondolfo, insieme ad altri: somme minori della quale la Congregazione di Carità potevi dispone ad arbitrio, ha per iscopo di sussidiare < figli di impiegati di condizione civile, appartenenti ad amministrazioni pubbliche, mediante assegni di educazione se rilascili, e doli se femmine II patrimonio di questa istituzione ascende a lire 035,329.42, senza oneri e passività ; il reddito è di lire33,171.10 contro unaspesa di lire 7528.84 Nel 1891 vennero erogale allo ,-Vopo prefisso dal fondatore lire 28,300, in assegni scolastici e doti, varianti ila lire 400 a lire 1200.
8. L'Opera pia Seullu-Puhmi, con un patrimonio di lire 78,530.95 ed un reddito netto di lire 3345, ha per iscopo di dotare donzelle povere e virtuosa e dì fornire ve^hincuta ai poveri
9. L'Opera pia Greco, con un patrimonio di lire 50,704 ed un reddito netto di lire 1440.
Sussidia operai ed operaie impotenti al lavoro per età e malattia, con assegni annui di lire 180.
10. L'Opera pia FanteSL con un patrimonio di lire 50,219 ed un reddito netto di lire 2001, s'esercita in varie beneficenze a prò' dei parrocchiani di Santa Maria del Naviglio.
11. Alla stessa parrocchia recano benefizio VOpera pia Punzone, con un capitale di lire 11,594 ed un reddito di lire 460, e l'Opera pia Talamona con un patrimonio di lire 4203, ed un reddito di lire 172.90.
12. Opera pia Odescalehi, per doti a fanciulle povere del suburbio ; ha un patrimonio di lire 4704 ed un reddito rietto di lire 19(J. Le doli ani montano a lire 40 cadmia.
13. Opera pia Cavour, fondata nel 1861, allo scopo di ftìvorirè 1 allaltaincnto materno e frenare l'esposizione dei figli legittimi nel suburbio. Ha un patrimonio di lire 7500, ed un reddito netto di lire 305, totalmente erogate allo scopo.
Vi sono inoltre alcune beneficenze che non possono essere in attuazione essendo tuttavia pendenti le pratiche per la loro erezione in ente inorale e la sistemazione dei relativi patrimoni.
Ha Casa il Industria. — Sotto questo titolo si comprendono due stabilimenti — amministrati dalla Congregazione di Carità — intesi a dar lavoro e. ricovero ad un tempo ad indigenti d'ambo i sessi, che per età, malattie sofferte ud altre condizioni fisiche speciali non potrebbero procurarsene altrimenti e dovrebbero abbandonarsi all'accattonaggio. L'una di queste case, per le femmine, è in San Vincenzo in Prato: l'altra, peri maschi, in via Coito, presso San Marco. Onesta istituzione venne eretta nel 1781, per decreto di Giuseppe II — allo scupo di liberare la città e contado dal gran numero di accattoni da cui era molestata — contemporaneamente ad un'altra, detta Casa di lavoro forzalo, aperti nel comune ili Piz/.iglietluue. La prima sede della pia Casa d'Industria in Milano, fu appunto il locale di San Vincenzo in Prato. Naturalmente nel corso il un secolo e col cambiamento di governi, di legislazioni, di usi e consuetudini, l'istituzione subi variazioni e riforme: finche, diventò, com'è al presente un ente autonomo, vero istituto di beneficenza, e non coercizione, larvata di beneficenza come altra volta fu, e con patrimonio proprio. Il quale, secondo il bilancio del 1888, ascende a lire 081,390.09 con lire 09,536.30 di oneri e passività. Il reddito netto è di lire 20,930.83, pressoché totalmente erogalo allo scopo.
ISciicl'ii'cnza Snsani Carpi. — Fondata nel 1875 da una signora di questo nome, al duplice scopo di erogare sussidi straordinari a famiglie bisognose,'in occasione di malattie epidemiche e contagiose o d'altre pubbliche calamità, e di erogare sussidi a fanciulli e fanciulle ili ci vii condizione frequentanti con buoni risultati c buone promesse I gli studi.