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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'arte Seconda — Alta Italia
   Ferrarlo, con istruinento del 1° novembre 1429, allo scopo di assegnare ogni giorno ai poveri farina, pane, vino ed elemosine in danaro, regolandone, l'amministrazione dodici secolari, indipendentemente dall'autorità ecclesiastica.
   Il pio Luogo di Santa Diaria di Loreto Sii l'ondato nel 1(101 in seguito alle predicazioni del padre Martino Funes, allo scopo di sussidiare quelle famiglie, da condizione comoda e civile, per morti e disgrazie sofferte, cadute in basso stato. Incontrò mollo favore nella popolazione, e radunò in breve, tempo un cospicuo patrimonio.
   Delle altre trentaipiattro pie Cause minori, aggregate, le, più antiche risalgono ad epoche anteriori al secolo XIV: molte al secolo XV : ina la maggior parte deriva da donazioni e legati di sposti Ira il 1,500 e l'ultima metà del secolo XVIII.
   Il patrimonio speciale dei Luoghi Pii Elemosinieri di Milano è valutalo (pel 1891) in lire 28,1S<%fi93.22 contro oneri, livelli, passiviti per lire 3,558,860.00. 11 suo reddito e considerato in lire 1,950,781.48 contro lue 919,101.39 di spese. Bimane nello circa un milione clic viene annualmente erogalo nei capitoli seguenti:
   1. Distribuzione di sussidi trimestrali a famiglie povere del circondario interno di Milano. L'assegno per ciascuna famiglia non può ecce-' dorè le lii e 25, nò essere minore di lire 20. Le famiglie soccorse in questa guisa (làmio una media annuale di circa 5000.
   2. Dotazione ili fanciulle povere pure di Milano in ragione di lire 100 cadmia,
   3. Dotazione ili fanciulle povere del contado di Milano, in ragione di lire 40 cadmia.
   4. Nella distribuzione di altre lire 56,000 a famiglio civili, povere, decadute, del circondario interno di Milano. L'assegno per ciascuna famiglia non può essere minore a lire 30 al semestre. Sono circa 600 le, famiglie clic in tal modo vengono anaualmenle soccorse.
   5. Iu assegni a derelitti ed orfani.
   6. Nell'assegno ili annue lire 307.20 a ciascun, i ili tre nobili fanciulle della famiglia Vi-septi non minori di anni 8 nò maggiore di 12 a titolo di educazione: testamento della marchesa Maria Caterina Laura Visconti.
   1. Assegno di lire 450 annue a ciascuna di quattro nobili vedove della ciltà di Militilo: fondazione della duchessa Elena Visconti Borromeo.
   8. Distribuzione di annue lire 10,000 in diverse elemosine a persone, famiglie, associazioni e lavoratori, spccialinenle indicati dai pii testatori.
   9. Distribuzione di anni© lire 56,000 circa a fanciulle di diverse parrocchie, famiglie e torri tori, nell'occasione del loro collocamento a norma del disposto dei singoli testatori,
   10. Assegno di lire 460.80 per cadmio a IO studenti nella lì. Università ili Pavia, cioè lj della città di Milano, con preferenza agli stu-
   denti in legge, per disposizione di Martino Caz-zaniga, 2 della città ili Lodi, e 2 della ciltà di Varese e sua pieve, i (piali si applichino per meta agli sludi di medicina e metà a quelli di leggo, giusta il legato del fu Ambrogio (ìridi.
   11. Erogazione di circa lire 100,000 in sussidi! straordinari a poveri comuni e civili decaduti della città di Milano.
   12. Somministrazione delle, portantine agli infertili delle parrocchie di San Simpliciano e di Santa Maria Incoronata, reeantisi agli ospedali della città, e di sussidi in danaro agli ammalali cronici di dette parrocchie, in misura non minore di lire 6 e non maggiore di lire 12 mensili.
   13. Erogazione del legato Fante.ii a favore dei poveri della parrocchia di Santa Maria del Naviglio : cioè 12 doli anime ila lire 100 cadmia ; lire 1500 annue per sussidii a cronici poveri da lire 15 cadmio; lire 1500 annue per assegno di baliatico di lire 8 cadauno per 12 mesi : il. 4 letti per cronici all'Ospedale Maggiore.
   14. Mantenimento delle due Case d'industria nel locale di San Vincenzo in Prato e di San Marco m Milano: e concorso alla direzione del Ricovero di Mendicità.
   15. Mantenimento di circa 200 ricoverati nella Casa Invalidi di Abbialegrasso.
   Opera pia Baliatico. —E questa una delle più illuminate e sentite opere di beneficenza clic esistano in Milano e nella quale si sente l'alito vivo della filantropia moderna. Fu generata da una piaga dolorosa ed immorale, •contro la quale da due secoli si era vanamente dai moralisti e dai filantropi predicato, ma che all'incontro di restringersi e scomparire, andava sempre più allargando, infettando il corpo sociale, causa continua di disordini, vergogne, dolori e di colpe sempre maggiori.
   Intèndiamo dire del numero ognora crescente dei fanciulli illegittimi o non, abbandonati all'assistenza pubblica, per l'uso non mai abbastanza deplorato e condannalo della limiti, funzionante all'Asilo degli Esposti presso Santa Caterina.
   L'istituzione della Ruota o torno per ricevere i fanciulli abbandonati, data dalla peste del 1621 e fu provvedimento adottato iu quella contingenza, per ragioni igieniche, inorali, umanitarie. .Ma ben presto l'uso degenerò in abuso: genitori poco scrupolosi e pochissimo affettuosi non esitavano di affidare all'assistenza pubblica i frutti delle loro legittime nozze, sottraendosi agli obblighi del mantenimento, alla responsabilità dell'educazione.
   E la cosa crebbe a tal segno, che al principio del secolo il lavoro della triste Ruota era incessante, e l'Ospizio si trovò eon una popolazione di oltre 15,000 trovatelli ila mantenere ed educare: eon un dispendio annuo di più di un milione.
   A far argine a quest'usanza immorale e dannosa si elevò verso la metà del secolo la ^ce di