Milano 421
profondamente l'importante argomento, è impossibile ottenerla — clic Milano eonta attualmente circa trecentosettanta Opere Pie, enti inorali o non, intese ad alimentare in vario modo un'azione benefica sulle classi povere, sui derelitti, i bisognosi, gl'infermi ed i sofferenti in mille guise, con un patrimonio di oltre centosettanta milioni, elio
dà alla beneficenza nn profitto d'oltre otto milioni annui.
*
* *
La beneficenza in Milano può considerarsi esercitata in cinque e differenti rami, cioè: la beneficenza elemosiniera; la beneficenza per l'infanzia, la puerizia e la gioventù; la beneficenza ospitaliere; la beneficenza in unici pale, di consuetudine, straordinaria ; la beneficenza di mutuo soccorso. Rapidamente, sinteticamente, come è nostro uso, noi passeremo in rassegna gli istituti milanesi nei quali si esercitala beneficenza, raggruppandoli, a seconda della loro indole, a quella delle grandi categorie più sopra enunciate che è più rispondente ai loro scopi.
Qnosle venti Minzioni rappresentano comples-
i. — Beneficenza elemosinerà.
Cottfrcpròne di Carità. — Questo massimo ente della beneficenza elemosiniera in Milano fu istituito in forza delle, leggi 20 novembre 1850 e 3 agosto 1802; ed ha le sue radici, le sue tradizioni nell'antica amministrazione dei Luoghi Pii elemosinieri — le funzioni delia quale, risalgono a qualche secolo, fra le vicende della cariti pubblica in Milano.
La Congregazione di Carità ha sede invia 01-metto, nel magnifico palazzo Arcinoti — ora di sua proprietà — eretto nel seicento dal Ri echini e negli ampìi saloni del quale veggonsi ancora ottimi affreschi del Tiepolo.
Essa è costituita da un presidente e da otto consiglieri, nominati dal Consiglio Comunale, la cui durata in carica, condizioni di eleggibilità e d'incompatibilità sono determinati dalla legge vigente sulle Opere pie. Scopo della Congregazione di Carità è di amministrare i beni genericamente devolut, ai poveri, nei casi considerati dalla lc?ge sulle Opere, pie, di erogarne le entrate e distribuirne i soccorsi. Alla Congregazione di Carità è inoltre demandata la rappresentanza in genere dei poveri della città, ogni qualvolta trattisi di beneficenza avente carattere clemosimero e che non sia organizzala a termini della legge o non vi osti qualche disposizione di fondiaria.
Attualmente la Congregazione di Carità di Milano amministra le seguenti Cause pie ed Istituti I. Luoghi Pii Elemosinieri - 2. Opera pia Baliatico — 3. Opere pie Derelitti ed Orfani — 4. Opera pia Croce — 5. Opera pia Lai-nati — 0. Opera pia Gonzales — 7. ((pera pia Birago -- 8. Opera pia Grassi — 9. Opera pia vedove nobili e civili — 10. Opera pia Mon-dolfo e Legato Imperatori — 11. Opera pia Scotto Palazzi — 12. Opera pia Greco — 13. Opera pia Fautelli — 14. Opera pia Ponzone — 15. Opera pia Odescalchi -- 16. Opera pia Tala-mona - 11. Opera pia Cavour — 18. Pia Casi d'Industria — 19. Ricovero ili Mendicità — 20. Pia Casa degli Incurabili.
sivaiuente un patrimonio di lire 34,097,480.24 sul quale pesano oneri e passività per lire 4,089,329.1 7 (relazione 1891) Il reddito del patrimonio amministrato dalla Congregazione di Carità sali nel 1891 a lire 2,345,505.04 e la spesa a lire 1,015,285.59 nella quale sono da coiiieniplarsi lire 398,365.00 di iniposlc erariali, e lire 272,249.43 per spese vive d'amministrazione. La rendila nella fu quindi ili lire 1,290.219.45,della quale fu erogata alla beneficenza la somma di lire 1,270,975.10 con un avanzo all'attivo per il susseguente esercizio di lire 19,244.
I buofjlii Pii Elemosinieri. — Questa istituzione, della quale è amministratrice la Congregazione di Carità, è formata dal eoncentraniento di molti pii istituti sorti nel corso dei secoli ni Milano per soccorrere i poveri con elemosine d'ogni maniera, assegni dotali, borse e sussidi d'istruzione. Il primo couceiitramciilo avvenne nel 1785 per decreto dell'imperatore Giuseppe II ; e tren-tadue furono allora i Luoghi Pii concentrati in cinque, principali che si dissero: La Misericordia, le Quattro Marie, la Carità e Monte Angelica, la Divinità e Santa Maria di Loreto.
II Luogo pio la Misericordia era slato fondato da un consorzio di mercanti intorno al 1400, allo scopo di distribuire elemosine ai bisognosi. La tradizione fa risalire la fondazione delle Quattro Marie all'anno 845, in cui ventiquattro gentiluomini milanesi, reduci da un pellegrinaggio in Palestina, avrebbero stabilito di unirsi in consorzio per visitare e soccorrere i poveri infermi. E certo però clic l'istituto funzionava già nel 1130, regolalo ila dodici confratelli. Il Luogo pio la Carità, al quale nel 1593 si uni il Munte Amjclico, funzionava già prima del 1350, com'è provalo da alcuni atti di donazione in suo favore, l o reggevano dieci patrizi milanesi, ed aveva per iscopo la distribuzione ili doti, elemosine
prima necessità nella vita.
La Divinità fu istituita dal benefattore Donato
pane, indumenti ed altri oggetti di