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l'arte Seconda — Alta Italia
barbarie dei tempi, i diversi criteri sociali, la tenuità dei sentimenti altruistici e di famiglia spiegano, se non giustificano e scusano. Questo avveniva a Milano come a Roma, come in tutta Italia, come nel rimanente dell' Europa più o meno barbara. Ma a Milano spetta il vanto d'avere, per la prima, sollevato un argine contro cotcsta barbara usanza, destando nelle anime buone un sentimento di pietà, che poco per volta si propagò dovunque dando origine ad uno dei capisaldi dell'assistenza pubblica, ad ima delle forme più elette della moderna beneficenza.
Nel 797 Dateo, arciprete della cattedrale milanese, colpito da quella grande miseria umana ch'era l'abbandono dei pargoli nelle vie, dove erano lasciati morire di fame, calpestare dai cavalli, sbranare dai cani vaganti e famelici, cominciò a raccogliere in una casa sua, ridotta ad asilo — nella via di San Salvatore (press'a poco nei paraggi dell'attuale via Silvio Pellico) — i fanciulli ch'egli rinveniva abbandonati per le vie, o che qualche altro pietoso gli conduceva. ColPftiuto di pie matrone che — cosa che ora non farebbero le nostre eleganti, per quanto pietose signore — offrivano il latte del loro seno insieme ai mezzi per pagare buone nutrici, Dateo riesci a creare, in uno dei momenti peggiori del medio evo italiano, un ospìzio per l'infanzia abbandonata: dal quale gli allievi, fatti adulti, uscivano sani, con un fondamento d'educazione inorale nell'animo, e quel che più monta, liberi cittadini; poiché Dateo fu il primo a non tener conto del jus romano, allora o bene o inalo ancora vigente, che, a chi raccoglieva ed alimentava un fanciullo abbandonato, accordava su di esso il diritto di schiavitù. Vero filantropo nel senso più lato della parola, Dateo, oltre che la vita e la educazione morale, dava ai suoi protetti il dono inestimabile della libertà facendone degli uomini liberi, emancipati da qualunque servitù.
Nò per quanto i tempi successivi corressero calamitosi, l'esempio (li Dateo rimase senza imitatori, uè senza continuatori: tanto clic non appena sortita dall'eccidio di Bar-barossa, Milano, fra le prime case della città risorgente, l'arcivescovo Caldino volle edificato, nel Brolio presso Santo Stefano, l'asilo pei fanciulli abbandonati. E le tradizioni pietose della città continuano, colla fondazione dell'Ospedale Maggiore — che fu per lungo tempo il massimo, ed è ancor oggi fra 1 pi imi nel inondo, degli istituti congeneri — e subito appresso l'istituto di Santa Corona, coadiuvante l'Ospedale Maggiore nell'assistenza ai poveri infermi. Poi, poco più d'un secolo dopo, Carlo Borromeo appare in Milano a rinfocolare la carità cittadina, continuando la tradizione d'Ambrogio, di Satiro, di Dateo, di Caldino : distribuisce gran parte dei suoi beni beni ai poveri; col profitto della vendita dei suoi possedimenti, degli arredi preziosi e dei quadri, degli arazzi della sua casa, l'onda istituzioni di carità e ne rinforza altre, che per esiguità di patrimonio pericolavano, destando l'emulazione nei buoni, contemporanei e posteri, nel beneficare in vario modo la città, accrescendola di nuove pie fondazioni od aumentando il patrimonio di quelle già esistenti
E i tempi moderni non furono per questo inferiori agli antichi. Non di secolo in secolo, ma di anno in anno, si può dire, aumentò in Milano per opera essenziale dei suoi cittadini il numero delle opere pie od il loro patrimonio, allargando sempre più negli effetti, la zona d'azione di cotcsta specialissima funzione sociale, che è la beneficenza e l'assistenza pubblica. Nel nostro secolo la gara- dei cittadini milanesi concorrenti ad accrescere con lasciti, donazioni, elargizioni e fondazioni il patrimonio cosidetto del povero fu nobile e grande; e nell'ultimo trentennio il crescendo fu davvero commovente, illuminato, meraviglioso, sì che nessuna città in Italia, e ben poche all'estero, anche di maggioro importanza per estensione e popolazione, possono gareggiare con Milano per il numero, la ricchezza e la modernità delle sue istituzioni, pubbliche e private di beneficenza.
Stringendo le somme, si può dire con molta approssimazione poiché in materia l'esattezza matematica, anche a detta di coloro i quali studiarono e studiano seriamente,