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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Milano
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   nota uno scrittore sincrono, l'Azario, novarese — erano minori che non a Milano, e che quella città, essendo più quieta e meno fastosa della capitale viscontea, doveva riuscire più adatta al raccoglimento necessario agii studiosi.
   Nondimeno a Milano tenevansi corsi pubblici speciali che avevano carattere di facoltà ; Gian Maria Visconti, tiglio a Gian Galeazzo, sul principio del secolo X V sembra coordinasse meglio tali corsi e ne trasferisse la sede nel palazzo della Ragione in piazza Mercanti, detto anche Broletto nuovo. Queste scuole, col nome di Scuole del Broletto e poscia di Scuole l'alatine, continuarono per tre secoli e mezzo ; fin dal 1440 vi si insegnava rettorica, logica, filosofia, aritmetica, geometria; nel 1595 vi erano anche due corsi di lettere umane, e sul principio del secolo XV11I vi si insegnava eloquenza, matematica, diplomatica, jus pubblico, istituzioni civili, pratica criminale e notarile, diritto canonico e teologia. Soppressa la corporazione dei Gesuiti nel 1773, la Scuola Palatina fu trasferita a Brera, ove quelli avevano scuole e collegio del proprio.
   Oltre alla Scuola Palatina, .Milano ebbe anche la sua Università propriamente detta, ma per un periodo assai breve. E fu quando alla morte di Filippo Maria Visconti, senza eredi legittimi, uu corpo de'principali cittadini di Milano, rivendicando i putrii diritti proclamava la Repubblica Ambrosiana. Pavia in quella circostanza non credette di seguire il movimento di .Milano che, non volendo dipendere da lei per la coltura superiore dei suoi cittadini, incaricò sei patrizi scelti fra giureconsulti e medici di organizzare una Università la quale intitolossi Studimi mediolanense. Vi si insegnava teologia, diritto canonico, diritto civile, instituta, medicina pratica, filosofia naturale logica, matematica. filosofia morale, rettorica, chirurgia. Due anni appena durò questa Università, clic soffocata dallo Sforzala repubblica ambrosiana ne caddero le istituzioni: premio a Pavia per la fedeltà conservata alle istituzioni del principato. Salvo dunque questo breve periodo Milano non ebbe mai università propria. 11 cardinale arcivescovo Federico Borromeo sembra vagheggiasse (intorno al 1009) l'idea di istituire in Milano un Ateneo di sapienza universale, che egli voleva coordinare al collegio de'Dottori dell'Ambrosiana, da lui istituito per l'insegnamento delle lingue orientali: cioè l'ebraico, il caldeo, l'arabo, il siriaco, l'armeno, il persiano e l'abissino. Ma i mezzi forse gli mancarono e poi venne la morte a troncare non solo questo progetto, ma ad arenale anche le altre istituzioni educative alle quali questo insigne, illuminato filantropo aveva dato vita. La Scuola Palatina, figliata dall'antica scuola del Broletto, rappresenta dunque per Milano la tradizione dell'insegnamento superiore di carattere universitario, alla quale si riannodarono, per vicende che vedremo fra breve, i due maggiori istituti d'insegnamento superiore che esistano attualmente in Milano, V Accademia Scienti fico-Letteraria e Istituto Tecnico Superiore o Politecnico.
   L'insegnamento popolare, primario, laico, ha pure antiche tradizioni nella storia milanese. Nel 1470 esisteva già una scuola fondata da Tommaso Grassi, nella quale si insegnava gratuitamente ai fanciulli poveri la grammatica e l'aritmetica. Ed un Tommaso Piatti ne fondava nel 1499 un'altra, ove s'insegnava aritmetica, logica, astronomia od astrologia, geometria e lingua greca. Morendo, il Piatti lasciò erede l'Ospedale Maggiore delle sue case, coll'onere di mantenere le scuole e pagarne i professori. Fra questi va annoverato per un dato tempo un uomo che ha un posto nella storia del risorgimento scientifico d'Italia: Gerolamo Cardano.
   Nel 1536 il sacerdote Castellino di Castello, da Menaggio, aveva fondata nei pressi dell'antica porta Nuova la prima scuola elementare festiva per i fanciulli poveri. Una lapide municipale lo ricorda in luogo ed un'altra in Duomo.
   Però dopo il 1500 le scuole che si fondarono in Milano furono nel maggior numero di origine monastica; a poco per volta anche quelle di fondazione laica diventarono monastiche. E ciò si spiega col fatto della strage che la Riforma progrediente, incalzante iu Germania, faceva nelle file del Cattolicismo ; l'ordine venuto da Roma era di