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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Milano
   
   l- iy. — Milano : Capi ella di San Piciro Marine nella Basilica di Smil'Kustorgio.
   alleslaiili la presenza d'un grandiosa porliealo, i capitelli romani, rovesciali, che servono di zoccolo alle attuali colonne del tempio, la porla, si meravigliosamente scolpila, da sembrar opera di artista greco, della {Spalla li Sant'Aquilino; le molte lapidi ed i frammenti dì sculture romane trovati ni quei paraggi e nessun dubbio può orinai restare sulla primitiva qualità e destinazione dell'edilìzio.
   Nel suo rifacimento il Bassi ha mostralo grande perizia d'architetto e di costruttore specie nella voltalura ardita del cupolone non peiù eccessivo buon gusto nella decorazione generale del tempio.
   Sant'Lnsloryio (figg. 22-23). — Importantissima per molli riguardi è questa chiesa, presso la porta Ticinese, dovuta anche questa a quel secolo IV clic fu si fecondo di tali opere per Milano. Ma ci affrettiamo subilo ad aggiungere che dell'antica basilica, sorla, secondo la tradizione, iiresso la fonie ove i vescovi Anatalone e Cajo battezzarono i primi neofiti fatti dalle loro predicazioni in Milano, più nulla esiste. 11 vescovo Lustorgio, greco d'origine, dal quale si vuole, se non fondata, ampliata la primitiva chiesa, quivi collocò i corpi dei Iìe Magi, regalatigli da Costantino Augusto — i quali pseudi Re Magi, al lempo
   dell'eccidio di Barbarossa, l'arcivescovo Ilainaldo di Colonia che seguiva il fulvo imperatore in qua lità di cancelliere, ottenne di poterli mandare alla cattedrale della sua città, ove ancora si venerano.
   La basilica di Saut'Euslorgiu assunse la conformazione attuale intorno al 1230 per opera del-l'archilelto Tosano Lombardino ed a spese dei Domenicani, clic, sin dal 1218, vi avevano posto insieme al convento il tribunale della Inquisizione. Dal Hùl al 130!) fu eretto il campanile di stile gotico, a pan di zucchero, uno dei più alti di Milano ed il primo, a quanto si narra, che fosse munito d'un quadrante d'orologio.
   Completò i lavori di rinnovamento del tèmpio nel secolo XVI Francesco Riciìhiiii senza scostarsi troppo dal carattere speciale che ad essa aveva saputo imprimere il Lombardino, colle tre ampie navate divise daotlo massicci pilastri.
   Popolani e ricchi di porla Ticinese andarono a gara nell'abbellire ed arricchire questo loro tempio, d'onde i numerosi monunieuli dei quali taluno ha importanza riconosciuta nella storia dell'arte lombarda; citiamo quello di Giacomo da lirivio, nella pi nna cappella a destra entrando, condotto su disegno del Bramante; quello di un liglio di Guido TorelMì signore di Guastalla,