Milano
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Vi sono indire, a (lividore c sorreggere le cinque navate, IÉ piloni o fasci ottagonali, con meravigliosi capitelli sui {inauro maggiori di 1111 quinto più degli altri, impostasi la cupola, ottagono, adorna di 60 statue. N'eH'inlerno si contano 700 statue ed all'esterno circa 2000 e la decorazione (Mia immensa mole, non è peranro compiuta — specie se si farà la nuova lacciaia. Il coslo venale dell'opera, dal suo inizio al giorno nòstro, non computando l'interesse del danaro, è valutato in circa 20ó milioni: la facciala ne richiederà parecchi altri, ed u il qua rio di sonilo di lavoro.
Se dall'esterno, In grandiosità, la imponenza della mole, la eleganza delle lineo., la ricchezza e perfezione dogli ornati — specie per chi osserva il Duomo dall'abside e dalle due fiancale — riempie l'animo di stupore, di meraviglia: l'armonica, semplice od elegante imponenza dell'interno suscita una tale inelTahile impressione di godimento artistico, di iiilellellnale sentimentalità, che non può comprenderla se non chi l'ha provala; una sensazione speciale, che noi che scriviamo, non abbiamo provata se non per Santa Maria del Fiore e per il Duomo di Monreale. I,interno dol Duomo di Milano nello sviluppo, nella interpretazione ilell'etioa mistica inspiratrice degli artisti che vi lavorarono, e sua ragione di essere in lìnea d'arte, non ha né può subire confronti: é unico. Per persuadersene, non c'è clic mia cosa: slmliarhì, e studiarlo, oliò più \c ne imniedesiinerele, più l'opera vi apparirà — parliamo sempre in linea darle — portentosa, solenne (figg. 0, IO, ti).
Soddisfalla, nella lunga contemplazione, l'i ni pressione complessiva che desta il Duomo ili Milano in chi vi entra, per la prima volta in ispceio, sono da osservarsi i particolari.
Innanzi I ut to viene la facciala in terna, corrispondente nelle aperture all'esterna : le cinque porte di siile romano sono con molla delicatezza di lince disegnale da Fabio Mangone; singolarmente notevole èia maggiore, colte sue due grandi colonne monolitiche di granito rosso di Bavciio, fra le più belle uscite da quelle cave, dell'altezza ili in. 10.7 e ib i diametro ili m. 1 10, due pozzi elio fanno pensare ai monoliti dei grandiosi monumenti greco «siculi e greco-romani.
1 capitelli dei superbi piloni, insieme ai fine-
slroni dell'abside, opera precipua di Filipjiii.da Modena, sono da noverarsi fra i migliori pez i ohe la scultura, nel fiOO, abbia dato. Comincialo con ini intreccio di fogliami, panini ed animali, sopra cui rispondono agli olio costoloni maggiori
Fig. 11. — Milano: Statua di San Bartolomeo scorticato, nel Duomo (da fotografia di Bnooi).
altre! tante nicchie: in ciascuna di ipieste, sopra una mensola a bassorilievi liuissiuii, {ravvi una statua a cui sovrasta un ombracolo o baldacchino gotico, sormontato esso pure da un'altra statuetta, i cardini minori liniseono in ima gngliella ornata ili una piccola slama. Se nello svdgimcnlo della linea generale, ipiesli capitelli presentano una certa uniformità, nei particolari sono varialissimi fra di loro, ed è rjtii che si mostrarono la perizia e la fantasia grandissima (loH'artolice. Dello slesso Filippino ila Modena è pur eccellenle onera il mo-niimento sopoloralo di Marco Carello, benefattore del Diiunio, lavorato nel 13'Jl. Altro monumento