Milano
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Fig. 13. — Milano : Cupola e guglia del Duomo (da fotografia di linoni).
per le quali il ducalo ili .Milano penlelle la propria indipendenza. Colla morie deH'Oiuodeo, die lascia alla fabbrica del Duomo tutla la modesta fortuna che aveva potuto accumulare lavorando per quasi quarantanni al Duomo stesso, resta interrotta, insieme ai lavori, la serie degli artisti die legavano il loro nome al monumento. Deve passare mezzo secolo prima che i lavori si riprendano e che l'attività dei cavatori e degli scalpellini risuoni ancora nelle cave di Ganilollia ed intorno all'augusto monumento. Olii dà il risveglio é Carlo lìorroiueo, nuovo arcivescovo di Mi-
11 — La l'i, triu, voi. II.
lano, sognante il compi mento della fabbrica. Chiama all'uopo Pellegrino Pellegrinide'Tibaldi, di Val solila, allievo di Miclielaugiolo, archilcUodi grido, nel suo leinpo, e lo incarica della facciala pel Duomo. Ma qui si appalesa un grande inconveniente, si va incontro ad uno scoglio : il Pellegrini, artista disliulo per il suo genere, ma imbevuto lino all'osso dei precedi artistici di fpiel classicismo già barocclicggiaiile cli'ò caratteristica spiccala ilei momento, non sa, non pensa, non vuole uniformarsi allo siile lutto proprio della gran fabbrica, che ha la sua genesi i ni mediata