Milano
f>7
Fìg. 9. — Milano: Crociera del Duomo vista dal lato meridionale (da fotografia di Brogi).
mantenutasi da Ambrogio —die certamente fu uno degli nomini più rimarchevoli del suo secolo — ridondava a benefìzio di Milano e della sua Chiesa, che ne traevano vantaggi e privilegi dalla sempre più sfasciatesi autorità imperiale. Valentiniano Augusto morendo raccomandò i suoi tigli alla tutela morale d'Ambrogio; lo incaricò di dissuadere Massimo, imperatore d'Oriente, dall'invadere l'Italia. Ambrogio andò da costui a reclamare il cadavere dell'imperatore Graziano; e Teodosio, al «piale più d'una volta Ambrogio aveva dette verità ingrate e impeditagli l'entrata in chiesa, disse di lui: c Ambrogio è il solo ch'io conosca, che di vescovo porti degnamente il nome Ad Ambrogio si deve in massima parte quel fatto importantissimo nella storia del Cristianesimo vero trionfo della nuova fede, perchè con esso acquistò il piti grande e dotto de' suoi propugnatori — che fu la conversione di Sant'Agostino, il «piale scettico e manicheo, appunto in Milano, ov'era venuto maestro d'eloquenza, ila Ambrogio convertito, ricevette l'acqua battesimale.
Si comprendo con ciò l'importanza assunta dalla Chiesa milanese in tutta l'Italia superiore, in un momento nel quale ogni autorità civile allentavasi, e si presentivano imminenti gravi fatti, grandi catastrofi politico-sociali. K proprio nello scempio dello invasioni barbariche, nel disastro finale dell'Impero d'Occidente, nel costituirsi e sostituirsi delle monarchie militari dei conquistatori, degli Eruli, dei Goti, d«'i Longobardi,