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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Milano
   f>7
   ilei secolo scorso fin verso la metà del nostro, tennero, si può dire, lo scettro dell'architettura saera e profana, pubblica e privata in Milano e vi lasciarono, colle loro più o ineno riuscite evocazioni classiche greco-romano., opere numerose, i lio fanno parte del a» pi oso corredo artistico di cui seppe arricchirsi in pochi anni la capitalo del Regno Italico.
   Da un secolo circa, Milano ha cominciato l'opera del suo rinnovamento edili/io ed igienico, spogliandosi graduai mente di «piante cose offendevano troppo; vivamente il senso estetico od erano in troppo aperto contrasto colle crescenti esigenze del progresso, della sanità, della pubblica polizia. A quest'opera ili rinnovamento e di risanamento non lieve se si considera la condizioni1 speciale del sottosuolo acquitrinoso ed in rasa pianura, e l'estensione ognora crescente della citta, lo stato delle finanze civiche taglieggiate dai governi dominatori per cause che il più delle volte, non avevano alcun rapporto cogli interessi cittadini contribuirono, è d'uopo riconoscerlo, la tolleranza e lo spirilo di riforma che animava il governo austriaco sulla fine del secolo scorso, gli slanci entusiastici della rivoluzione, gli splendori meteorici del Regno Italico, le pronte, irrevocabili decisimi» di Napoleone I, l'Accademia di Delle Arti, le numerose scuole di disegno che d allora in poi sbocciarono e prosperarono nella città, l'accresciuta istruzione ed educazione pubblica la ricostituzione d'Italia a nazione indipendente ed inùiie tessersi, noli ultimo quarto di secolo, Milano messa vittoriosamente dia testa del movimoiit-o industriali italiano.
   Di tanti sconci, esistenti e lamentati alla fine del secolo scorso, al principio del nostro, e fino a pochi anni or sono, non restano (piasi piti ì segni o la memoria. Così vennero rese più comode e salubri le case; vennero pressoché interamente abolite, soppresso quelle lobbie o terrazzi delle abitazioni povere, vera esposizione collettiva della miseria e de'cenci dei pigionali; vennero espurgate, modificate, perfezionate le latrine; gradualmente la città si va provvedendo, con ingente spesa, di canali fognatola, sopprimendo cosi la manipolazione per «pianto ora sia con grandi cautele igieniche condotta delle materie deiette; interrate o coperte le indecenti e puzzolenti cantarane o fosse d'acque sporche, scorrenti lungo talune vie; obbligate le grondaie a tutte le case, ed incanalate, le acque piovane; regolati, sistemati i piani stradali, con migliore acciottolato, con corsie di granito e larghi marciapiedi per i pedani; rettificate ed ampliate le principali vie, ed apertone altre grandiose; creata la Galleria V. K., passaggio coperto di imponenti proporzioni, die pei molti anni restò unico ili Europa; ridotti i bastioni a magnifica passeggiata; arricchito dì piante esotiche, dì edilizi, di cascate, ampliato ed in ogni guisa abbellito, il giardino pubblico; in via ili formazione mi parco, ove fu già l'antica piazza d'armi; demolite le odiose e minacciose fortifica-ioni del castello, come lo sarà quanto prima la parte* ingombrante 11011 storica nò artistica di questo; sistemato il Foro Bonaparte ili un grandioso e splendido quartieri moderno, con squures, viali alberati, villini, ed il futuro parco illuminata abbondante-mente tutta la città a gas ed a luce elettrica ; migliorata la sistemazione, delle sue acque od in * ia dì progressivo rifornimento d'acqua potabile, (Milano va così guadagnando ì posti migliori nell'ordine dello grandi città moderno, e. guarda fidente all'avvenire lafglfti-simo di lavoro, di prosperità e di ricchezza che immancabile, sicuro, le si apre (lavanti.
   MILANO SACRA
   La Chiosa milanese ha tradizioni nobilissime ed alto; ed ha un importanza somma iiolla storia generale del Cristianesimo, in ispecie dei pruni tempi, de' tempi cioè della lotta, della propaganda e deli affi l'inazione. S< mbra, sebbene tra gli storici ecclesiastici vi sia dissenso su ciò, che lo prime predicazioni evangeliche in Milano siano state fatte dall evangelizzatolo Barnaba, o (pianto meno da Saiit'Aiiatalone, greco, che San Barnaba avrebbe consacrato vescovo di Milano nell'anno 5;) dell'era volgare. Ma questa