Stai consultando: 'La Patria. Geografia dell'Italia Provincia di Milano', Gustavo Strafforello

   

Pagina (69/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (69/548)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   58
   l'arie Seconda — Alla iLalia
   TOPOGRAFIA MILANESE
   Guardando lo carte topografiche della città di Milano, .sia d'antica che dì recente edizione, è facile rilevare come questa città, ad onta delle vicende sulùte in venticinque secoli di storia, risorta tre volte da barbariche distruzioni, nel suo continuo, progressivo ingrandimento, abbia conservato il carattere primitivo, fondamentale, di città, diremo così, centrica. Infatti, considerando la Piazza del Duomo ed adiacenze come il penti® virtuale e topografico della città, quale è oggi, e quale fu, per la prova    Le arterie, 0 vie dirimenti dal centro fisso della città, collo sviluppi di questa, furono intersecate da tutto un sistema di vie più 0 meno concentriche, ina sostanzialmente coordinate al concetto topografico fondamentale della città; che, quantunque sezionata da vie e viottoli trasversali ili una infinità di frazioni di irregolarissima configurazione, è nondimeno delle più facili a girarsi, essendo sempre assai agevole l'orientarvisi, per chi non scordi (die il Duomo ne è il centro Virtuale e topografico, e che i corsi, 0 vie principali, conducenti alle porte sono da esso, come una grande raggiera, dirimenti.
   Stabilito questo concetto, che da secoli ha presieduto di generazione in generazione, attraverso ad infinite e tumultuose vicende, nella formazione, nelle risurrezioni e nello svilupno della città, è facile a chiunque il formarsi, con poco studio, un criterio abbastanza esatto dell'attuale topografia milanese: tanto più che i lavori (l'ampliamento, (li rettificazione, di sventramento e di abbellimento delle strade, compiuti nella seconda metà di questo secolo rendono la cosa ancor più semplice ed aggradevole.
   Dalla piazza del Duomo si partono oggi, 0 v'affluiscono» tutte le arterie, 0 vie principali della vita, del movimento cittadino.
   Prima di queste, più che per valore estetico, per fama, per tradizione, per consuetudine, è il corso Vittorio Emanuele, 0 Corso - com'è detto semplicemente dai Milanesi — che, cominciando presso il lato destro dell'abside del Duomo, volgendo in direzione dì levante, raggiunge al largo di San Ballila, il corso più largo e maestoso di porta Venezia, il (piale poi per un amplìssimo stradone suburbano mette capo al rondò di Loreto, ove comincia il grande stradone-viale di Monza. Intersecano il Corso vie importantissime* come via Monte Napoleone, che lo congìimge alla via Manzoni, per cui si va alla stazione centrale; via Durini, che lo coiigiiuige colla popolo® località centrale del Verziere e dei Mercati ; e vie secondarie, come la Passatella, l'asquirolo, Cesare Beccaria, Pattali, e