Provincia ili Milano
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   Sonvi inoltre nella provincia 20 stabilimenti per lavori in cemento ed asfalto, sussidiari essi pure all'industria edilizia; tali stabilimenti impiegano in media 100 operai. Infine 9 sono gli stabilimenti che si applicano alla lavorazione dell'asfalto e della lava metallica, impiegando normalmente 00 operai.
   Fornaci. — Mancando la materia prima, vi sono nella provincia di Milano appena G fornaci per la cottura della calce, e 5 por quella del gesso, la produzione delle quali è ben lontana dal sopperire ai bisogni del consumo locale.
   Più fiorente è invece la industria dei laterizi. Nel 1881 si avevano in provincia di Milano circa 200 forni di cui 24 tipo Hoffmann, con una produzione annua di 100 a 110 milioni di mattoni, e 20 milioni di altri pezzi assortiti, impieganti 2500 operai. Nel 1891 si sono censite nella provincia 119 fornaci, la produzione delle quali, nel massimi del lavoro, è di 355 milioni di pezzi, e che impiegano circa 4300 operai. I)i queste fornaci 116 sono a sistema Hoffmann. Le più importanti si trovano nei dintorni immediati di Milano, consumando la città la massima parte dei loro prodotti. Sono inoltre in provìncia S fornaci da terre cotte rosse, per decorazioni, costruzioni e vasi di uso domestico. Dì questi prodotti si fa grande commercio in tutta Italia ed una notevole esportazione per l'America del Sud.
   Ceramica. — L'industria ceramica, antico vanto d'Italia, fu sempre ben rappresentata a Milano ; ed anche oggidì vi ha larga espansione, esistendo in provincia 6 fornaci da ceramica e terraglia bianca, con 12 forni sistema Mintoli modificato; 8 forni a fuoco intermittente e 24 muffole, occupanti in complesso più di 1000 operai. La produzione di queste fabbriche è calcolata in 8 milioni di pezzi all'anno, dei quali 4 si attribuiscono alla sola Società Ceramica Richard. Di questo prodotto si fa largo commercio in tutta Italia e vistosa esportazione nell'America ed in Oriente.
   Vetrerie. — Esistono nella provincia 5 vetrerie (delle quali una attualmente inattiva). Le 4 vetrerie ili attività impiegano in complesso 895 operai, dispongono di 6 caldaie a vapore della forza di 152 cavalli e 3 motori di 74 cavalli dinamici: hanno 4 forni a fuoco continuo, sistema Gueimec, 3 forni a crogiuolo e 1 forno fusorio a gas a bacine a lavoro continuo per la produzione delle grandi lastre. La produzione di queste vetrerie è valutata in 2 milioni annui, non superata in Italia che dalla produzione delle vetrerie veneziane, che danno per un complesso ili circa 7 milioni all'anno, per la maggior parte però in conterie.
   Industrie chimiche. — Formano una delle più belle tradizioni della Milano industriale, poiché vi prosperavano anche (piando in ogni parte d'Italia non esistevano od erano generalmente neglette. Anche attualmente le industrie chimiche hanno in provincia di Milano tale sviluppo, che non ha pari in tutta Italia, come risulta dal quadro seguente:
   INDUSTRIE of i.f Te T3 Caldaie a va,»ore FUIIZA Motori a vapore I 0 T Iti C E Motori idraulici Molori a gas 2 2 1 ° 0) C
   Num. Cavalli NLUÌ] . Cavalli Nulli. Cavalli Num. Cavalli
   Acidi, preparali chimici e galenici . 1!) 35 1205 27 447 _ __ 2 Ci 1783
   Concimi chimici e colla....... 11 21 tr.fi iti 22fi 3 49 1 4 452
   Saponi, candele, sevo, cera, stearica 49 25 559 12 104 1 3 — — 414
   Amido................. 7 a 108 8 109 — — — — 120
   Glucosio................ 3 5 210 5 01 — — — 80
   Cartuccie, fiammiferi, torce a vento 10 4 08 M .» :ì9 — _ 1 4 514
   Prodotti chimici varii ..... 10 13 282 3 21 r. 20 9 15
   l'alale . . 110 115 «052 81- 1271 7 73 9 41 4308