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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parie Seconda — Alla Italia
   elettrica, alimentate da 157 dinamo clic distribuiscono la loro energia in 13,592 lampade ad incandescenza e 799 lampade ad arco.
   Illuminazioni: a gas. — Oltre Milano, clie possiedo due grandiose officine per la produzione del gas illuminante e die sta, quanto prima, per averne una terza, cooperativa, per uso esclusivo del circondario esterno, si hanno nella provincia 10 Comuni illuminati a gas, che nel 1891 produssero quasi 24 milioni di metri cubi di gas, dei quali poco più di 2,300,000 rappresentano il consumo dei Comuni anzidetti ; il rimanente, di circa 22 milioni di metri cubi, rappresenta il consumo di Milano per illuminazione pubblica e privata, riscaldamento, forza motrice. Vi sono poi, nel circondario di Milano, opifici che si fabbricano, in appositi gazoinetri, il gas necessario alla loro illuminazione.
   Industria metallurgica. — Questa industria, colle molteplici sue applicazioni, egregiamente ed utilmente rappresentata da importanti opifici, è affatto nuova nelle tradizioni della provincia milanese.
   Naturalmente non essendo la provincia in contatto diretto od hi vicinanza delle località di produzione: del minerale, mancano in essa gli stabilirne,nti siderurgici, o di prima lavorazione del minerale stesso; tuttavia ha buoni stabilimenti per la preparazione del minerale d'uso commerciale. Sonvi iu Milano e provincia, ma più specialmente nelle adiacenze di Milano, numerose fonderie di ferro, di ghisa, d'acciaio; di bronzo, per macchine, per oggetti d'arte, per campane; officine per la fabbricazione di bolloni, dadi, arpioni, viti, chiodi; fabbriche dì rubinetti, ili capsule di stagnuola, di pallini da caccia, di tubi di piombo; fonderie di caratteri da stampa, di lavori in amalgama; fabbriche di tubi in ferro, in rame; di mobili in ferro vuoto; opifici per la ritagliatimi delle lime, per la laminazione, la ribollitura del ferro vecchio ; senza dire delle grandiose, potenti fonderie di ghisa, (li bronzo, d'acciaio, e le officine con grossi magli, tornii poderosi, enormi piallatrici, annesse agli stabilimenti meccanici per la costruzione di locomotive e locomobili, di motori di ogni specie, di materiali ferroviario di ogni qualità, dì macchine agrarie, tipografiche, ed utensili per le industrie, di Milano, di Saronno, di Monza, di Legnano ed altrove. Dare qui anche compendiosamente la statistica organica e distributiva di questa vasta rete d'industrie metallurgiche, che trovano la massima loro densità numerica e potenziale intorno a Milano, sarebbe eccedere troppo al Compi® prefissoci. Ci riserviamo, quindi» ove occorra, a toccarne, discorrendo delle singole località di sede e produzione.
   Industria meccanica. — Così pure faremo per questa importantissima industria, intimamente legata a quelle enunciate più sopra; osservando soltanto, che india fabbricazione del materiale ferroviario, locomotive, vagoni, carrozze, ponti, tettoie, piattaforme, travate, caldaie, gii stabilimenti numerosi della provincia di Milano gareggiano, e sovente vittoriosamente, coi primari stabilimenti consimili d'Italia e dell'estero, le tante volte in condizioni di ubicazione, di traffico, di combustibile, di forza motrice e di inailo d'opera assai più favorevoli degli stabilimenti meccanici e metallurgici esistenti nella provincia di Milano.
   Oltre delle grandi lavorazioni, come locomotive, motori fissi, vagoni, ecc., l'industria meccanica della provincia di Milano si è specializzata, e con successo, in numerose ramificazioni, che vanno dalle macchine agrarie ed utensili più complesse, agli strumenti di calcolo, dì fìsica, di ottica, di micrografia i più delicati; dalle macchine da cucire ai velocipedi; dai grandiosi impianti per riscaldamento, ai più sensibili apparati elettrici.
   Cave, pietre, cementi. — Esistono in provincia di Milano 3 cave di arenaria e 5 di puddinga, le (piali impiegano un centinaio circa di operai, che estraggono e squadrano in prima lavorazione circa 3000 metri cubi di materiale .all'anno. La crisi edilizia di questi ultimi tempi ha prodotto un certo ristagno anche in questa industria. Vi sono pure in provincia 9 opifici per la lavorazione dei marmi, con motori e mezzi meccanici, nei quali in tempi di attività edilizia trovano lavoro da 000 operai.