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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Lombardia
   -1 fi
   o per valutarlo vi si dovrebbero aggiungere le quantità enormi di materiale trasportato dai fiumi e che è andato a deporsi 111 fondo ai mari.
   Tutta la grande vallata del Po, ha questo carattere generale, nè si può scindere, per il Piemonte, o per la Lombardia, o perla bassura del Polesine, ciò che è natura e carattere generale della intera regione. Così, per la piana, che continua apparentemente fino alla base del monte Rosa da un lato e del Monviso dall'altro, la superficie orizzontale dell'Adriatico, circonda come il mare delle isole, delle penisole, e qua e là qualche arcipelago. All'est ed a sud-est di Torino, le colline terziarie del Monferrato settentrionale e dell'Astigiano, ravinate, solcate, come sono da innumerevoli torrenti, formano dei massicci da cinque a seicento metri di altezza, completamente separati dalle Alpi Liguri e dagli A peri ni ni, dalle depressioni fra le quali passa il Tanaro. Alla base stessa
   1 1780000
   Fig. 1. — Pia no di alluvione tra le Alpi e gli Àpemiini, secondo Zollikofer.
   delle Ylpi. la roccia di Cavour, ed altre protuberanze di granito, di gneiss, di porfidi alzano i loro dorsi, le loro piramidi, le loro punte sopra la piana livellata dalle acque e regolarmente mantenuta secondo il corso del Po. Al sud della Piave, nella campagna veneta, la gibbosità del bosco del Mantello è ugualmente una massa affatto insulare; e così pure, sulle rive del Po, fra Lodi e Pavia, si vede una collina di ciottoli e di sabbie marine, ricchissima di fossili, sulla quale poggia oggi il paese di San Colombano dal castello vetusto, celebre nei fasti lodigiani del medio-evo, e dai vigneti succosi dai quali si cava un vino sapido e frizzante, che è ben noto in Lombardia.
   Nei terreni della bassa pianura, lungo le rive del Po, formate per lo più di sabbie terrose, si sono trovati a più riprese, ossami di grossi quadrupedi e specialmente di elefanti, rinoceronti, alci ed uri, ed altri animali di questa natura che ora o non sono più delle nostre latitudini, o de' quali si sono perdute e trasformate le specie.
   Nella zona alta della pianura lombarda, e particolarmente verso le colline, ed intorno alle morene frontali degli antichi ghiacciai gli abbondantissimi massi erratici — o trovanti, come son detti ili paese — enormi blocchi di granito, di gneis porfirico, di porfido e d'altre roccie antiche staccate evidentemente dall'ossatura centrale delle Alpi, dimostrano in modo irrefutabile, la teoria del movimento di discesa, prima, e di retrocessione poscia, dei ghiacciai. — Così pure è fenomeno geologico non privo di curiosità l'abbondanza di massi erratici di granito rosso, con cristalli prismatici di antibolo, aghiformi, uguali nella qualità e nella tinta a quelli del granito che si riscontra