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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Milano
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1894, pagine 547

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Lombardia
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   I canali principali (lolla Lombardia sono:
   1. Il Naviglio Grande. — Staccato a Tornavento dalla sponda sinistra del Ticino, al quale scorre parallelamente lino quasi ad Abbia tegrasso, ove Sfacendo gomito si dirige ad oriente sopra Milano, scaricandosi sotto le mura della città nella darsena cosi-detta di Porta Ticinese. Da questo canale, navigabile, si stacca, per uso esclusivamente irriguo, a Castelletto d]Abbiategrasso, un canale che, dirigendosi a sud, ritorna al Ticino, ove si scarica presso Bereguardo, e detto appunto Naviglio di Bereguardo.
   2. Il Naviglio Pavese—Opera del nostro secolo, che, staccandosi dalla darsena di Porta Ticinese, ove sono immagazzinate le acque del Naviglio Grande, del Naviglio della Martesana, dell'Olona e d'altri rivi scorrenti nel sottosuolo di Milano, si dirige su Pavia, presso la qual città si scarica nel Ticino serbandosi sempre navigabile.
   3. Il Naviglio della Martesana. — Che ha la sua presa d'acqua sulla sponda destra dell'Adda, presso Trezzo e che seguendo una linea piuttosto tortuosa in direzione di ponente arriva a Milano ove entra, non lungi da Porta Nuova, scaricandosi in parte nel Eedefosso ; poi fa il giro interno della città, uscendone alla darsena di Porta Ticinese, e mettendo in tal modo l'Adda in comunicazione col Ticino: il lago di Como col lago Maggiore.
   4. Il Naviglio di Tadfrno. — Breve canale, che da Paderno donde n'esce, scorrendole parallelo a destra, rientra nell'Adda a Porto, rendendola navigabile anche in questo riatto nel quale una forte rapida faceva soluzione di continuità.
   5. La Mdzza. — Antico e grande canale irrigatorio del basso milanese, che si stacca dall'Acida presso Cassano e si scarica in Adda, presso Castiglione. Dalla Muzza, presso Paullo Lodigiano, si stacca VAddetta, altro canale Irrigatori che finisce nel Lambro.
   6. La Fusia. — Che si stacca dall'Oglio sopra Palazzolo, serve all'irrigazione ed all'industria, e finisce a Ilovato.
   7. Il Naviglio di Cremona. — Derivato dalla sponda sinistra dell'Oglio sopra Cividate, irrigante gran parte della campagna cremonese.
   8. La Vettabbia. — Canale che esce da Milano, in direzione di mezzodì, formato dal Seveso e da altri corsi d'acqua del sottosuolo milanese, e finisce nel Lambro.
   9. Il Canale Villoresi, — Magnifica opera idraulica, ideata per l'irrigazione dell'alto milanese, che comincia dal Ticino, presso Tornavento, e si scarica in Adda fra Trezzo e Vaprio.
   10. La Fossa d'Ostiglia, — Collettore di alcuni canali, che a scopo irriguo si staccano dal Mincio, e che sbocca in To presso Ostiglia.
   11. La Fossetta. — Altro ramo della fossa d'Ostiglia, che dopo aver irrigata la campagna circostante si getta nel fiume Tartaro, scendente dalle ultime propaggini meridionali del monte Baldo.
   III. — Geologia - Prodotti dei suolo - Climatologia.
   È logico il supporre che, data la sua posizione geografica, la sua topografia, la sua costituzione orografica ed idrografica, la Lombardia sia regione che presenta nella sua struttura geologica, nelle produzioni del suolo e sottosuolo suo, nella sua climatologia, la più alta e marcata scala di formazioni geologiche, di produzioni vegetali ed animali, di fenomeni atmosferici, che avidità di scienziato possa immaginare.
   Coi massicci granitici delle Alpi centrali abbiamo le primissime formazioni della terra; colle alluvioni ininterrotte de' suoi fiumi, col progressivo interramento dei laghi, abbiamo le formazioni, più recenti, quelle persino de' nostri giorni.
   « Le pendici delle nostre Alpi — scriveva Cesare Correnti m>\Y Annuario statistico Italiano (1857-58), una di quelle pubblicazioni patriottiche, che facendo conoscere e