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Parte Prima — Alta Italia
A tergo della città ergesi il forte San Paolo
ristorato e munito nel 1835
e sul monte soprastante
castcl Appio
formato di due torri in pietre quadre
creduta opera romana
ricostruito nel 1222 dai Genovesi per tenere sottomessi i Venti mi gliesi. Da questo forte per via sotterranea a denti di sega rinforzata di batterie scoperte si va al sottostante Ridotto de
IP Annunziata
costruito per isbarrare al nemico invasore la grande strada della Cornice. Antico palazzo Lascaris con loggia aperta e scalone.
Nonostante la sua giacitura in declivio Ventimiglia si è abbellita della amena passeggiala pubblica Carlo Alberto
la quale va a congiungersi coll'altra delle Porte 'Nuove
cui fa degno complemento dentro la città il belvedere del Cavo donde si gode di un esteso panorama delle Alpi Marittime a nord
di Monaco a ovest
del capo di Bordighera a est e del bel mare ligustico a sud. Nella città nuova in pianura sorge la grandiosa stazione internazionale a cui si arriva dalla Francia dopo passata una lunga galleria sotto la città vecchia; cjui si fa la visita dei bagagli e il cambiamento dei treni e dell'orario
per essere il tempo di Parigi in ritardo di 41 minuti su quel di Roma.
La città moderna consiste in un lungo rettilineo con alberi
case nuove
villini e varii alberghi. Un altro ponte fu costruito di recente sulla Roja in prossimità dell'antico; e recente eziandio è il Tealro
con due ordini di palchi
decorato di freschi del pittore Vigna che dipinse anche il sipario.
Celebre è la Biblioteca Aprosiana
lodata dal Tirabosehi
ma di 10
000 volumi che conteneva non ne avanza che la metà e naturalmente non la migliore. Nel 1797 i commissari democratici di Genova la spogliarono dei Godici più preziosi e delle edizioni più rare.
Le rovine di un anfiteatro e di un foro a pochi chilometri a est e molti altri avanzi romani
quivi dissotterrati non ha gran tempo
attestano che Ventimiglia era una florida stazione ai tempi di Augusto. L'anfiteatro fu disseppellito dallo storico ed archeologo Gerolamo Rossi in un vasto arenile accumulato da secoli dai venti; e da segni evidenti vedesi chiaramente ch'esso fu distrulto e riedificato in un periodo assai posteriore. Accanto all'anfiteatro fu scoperto un cimitero in cui furono scoperchiate cinque tombe
una di un Tranquillus
prefetto dei soldati romani
e l'altra con un epitaffio cristiano
Ventimiglia ha un piccolo porto
un convitto
un ginnasio
un seminario vescovile
parecchi consolati
una banca del Credito Ligure e cambiavalute
un grande stabilimento enologico Viale
con vapori; fabbriche di liquori
di saponi
di mattoni
di calce
di spazzole
di paste alimentari. Concerie
molti negozi
librai
ecc.
Olio eccellente
agrumi in grande quantità
vini moscati ed una qualità detta Pam*-matone è rinomata ab antico. Tra le fruita rammenteremo i fichi Pizza lutti che
disseccati ed acconci in scatole
si spediscono in paesi lontani. Ventimiglia esporta anche legnami dei boschi circonvicini
e possiede molta forza motrice naturale nelle acque della Roja di cui si servono parecchi molini da grano e da olio
seghe idrauliche e martinetti.
A Ventimiglia sta innanzi un bello comecché lontano avvenire per la costruzione dispendiosa della ferrata Cuneo-Ventimiglia
irta di tecniche difficoltà a cagione delle regioni aspre e montuose che deve traversare. Di questa ferrovia fu inaugurato
sul finire del maggio 1891
il tronco Vernante-Limone
con una stupenda galleria elicoidale a foro cieco
la prima in Italia
e il viadotto Bivoira di 15 archi ed altre grandi opere d'arte.
Cenni storici. — Gli Intemelii erano un popolo marittimo della Liguria
dimoranti a ovest degli Inganni (Albenganesi) alle falde delle Alpi Marittime. Sono noti assai poco nell'istoria come quelli che non sono mentovati che una volta da Livio
uni-temente ai loro suddetti vicini gli Ingauni
quali popoli addetti alla pirateria per