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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Porto Maurizio
   337
   fini marmi. Ospedale antico e due Opere pie. Olio
   grano
   vino
   castagne
   fagiuoli
   frutta
   pascoli
   boschi e selvaggina.
   Cenni storici. — Secondo una tradizione locale
   nel castello di Badalucco
   che sorgeva molto innanzi dell'era volgare
   si ritirò il console romano Quinto Marzio dopo la sconfitta del suo esercito. Il borgo si governò con le leggi romane finché venne in potere della repubblica di Genova
   la quale gli conservò i suoi antichi statuti e privilegi sino al 1797. Rimpetto al Faudo
   di là del fiume
   vuoisi si fortificasse l'esercito saraceno sopra un monticello
   detto ora di San Giorgio
   ove scorgonsi ancora parte di un baluardo
   un ponte diroccato e mura scassinate in forma ovale.
   Nel 1740 vi transitò l'esercito gallo-ispano che accorreva in aiuto della repubblica di Genova; e nel 1800 vi venne da Montalto Ligure il generale Bellegarde con le truppe austriache e vi ripassò
   dopo la battaglia di Marengo
   inseguito dai Francesi.
   Badalucco fu feudo dei conti di Ventimiglia e quindi del conte Uberto la cui figliuola lo mise in vendita come leggesi in un documento tuttora esistente.
   Uomini illustri. — Secondo lasciò scritto Andrea Panizzi questa sua patria diede i natali a parecchi membri della famiglia Boeri i quali
   per la loro grande dottrina legale e medica
   furono accettissimi alla corte d'Inghilterra; vanta pure un Bianchi vescovo d'Alba ed un Enrico
   generale dell'esercito papale.
   Coli
   elett. Porto Maurizio —• Dioc. Ventimiglia — P2 ivi
   T. a Taggia.
   Bussana (820 ab.). — Sopra un monticello di forma conica che fa capo ad un colle che stendesi per oltre un chilometro sino al mare
   bagnato dall'Armea da cui derivasi un canale che serve ad irrigare gli orti e a dar moto ai frantoi da olio. La parrocchiale
   dedicata ai Ss. Maria ed Egidio
   era in addietro a tre navate ; fu poi ampliata nel 1652 e ridotta ad una sola navata d'ordine composito. Nell'oratorio di San Giovanni Battista ammirasi un bel quadro del cav. Calabresi che rappresenta la Natività di quel santo. Ospedale con scarse rendite. Olio squisito
   grano
   legumi ed erbaggi; vino moscato spumante molto rinomato^Cave di pietra calcare e litografica e di buona argilla da laterizi.
   Cenni storici. — I Romani furono padroni di questi dintorni
   ma
   dopo la caduta dell'Impero d'Occidente
   il Comune di Bussana cadde sotto i diritti di feudalità. Ne furono padroni i conti di Clavesana di Ventimiglia dai quali
   al dire del Foglietta
   passò
   nel 1300
   alla repubblica di Genova.
   Pretende la tradizione che Bussana non sorgesse anticamente ov'è ora
   sì presso al mare sul torrente Armea donde poi gli abitanti ritiraronsi in alto sull'erto poggio per sottrarsi alle scorrerie dei Saraceni. Due antichissime torri in luoghi eminenti furono rovinate in parte dall'ingiurie del tempo e quindi dal tremuoto del 26 maggio 1831. Peggior governo di Bussana fece l'orribile tremuoto del 23 febbraio 1887
   il quale la distrusse in gran parte sì che si sta ora ricostruendo più al basso ed in sito più spianato.
   Uomini illustri. — Nacque in Bussana quel medico G. B. Soleri
   di cui già abbiamo tocco sotto San Remo
   il quale fondò
   nel 1679
   in Genova il collegio del suo nome ora soppresso
   ma dal cui lascito di oltre mezzo milione prelevansi sempre sussidi per 15 posti gratuiti agli studenti in Genova.
   Coli
   elett. Porto Maurizio — Dioc. Ventimiglia — P3 T. a Taggia.
   Castellare) (848 ab.). — E situato sopra un monte a est di Taggia
   a 5 chilometri da Santo Stefano al Mare
   con parrocchiale di San Pietro in Vincoli di forma ovale
   e
   non molto discosto dal paese
   sul poggio di Costaventosa
   il celebre santuario della Madonna di Lampedusa
   così ben descritto nel Doctor Antonio da Giovanni Ruffini
   il quale narra anche per disteso il miracolo dell'immagine della Madonna che vuoisi di valente pennello. Opera pia; palazzo dei marchesi Gentili di
   225 — B.u l'airi»
   voi. I.