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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   l'aite Prima — Alta Italia
   Baiardo (15S7 ab.). — In amena collina
   a 910 metri sul livello del mare
   alle cui falde scorrono i rivi Bonda
   che nasce sul monte Argante
   e Marin affluente della Nervia. I monti Ceppo
   Cavanelli e Bignone sono i più alti e minori il San Bernardino e il Sarrasino. Parrocchiale di San Nicolò di Bari e
   a poca distanza
   santuario della Madonna di Berzi
   rinomato per la sua architettura e per gli ornamenti. Opera di Santo Spirito. Il territorio montuoso produce uve
   ulive
   castagne
   foraggi ed è ricco di boschi di pini
   faggi ed elei ; selvaggina.
   Cenni storici. — Fu feudo dei marchesi di Ceva dei quali un Pagano
   signore di Scagnello e stipite dei conti di codesto nome
   lo alienò
   nel secolo XV
   in un con Belvedere
   ai Genovesi. Veggonsi ancora le vestigia di un antico castello
   il quale
   secondo una tradizione locale
   sarebbe stato edificato nientemeno che dal Baiardo dell'Ariosto. Durante la dominazione francese questo luogo fu denominato
   per ordine superiore
   Castel-Baiardo.
   Baiardo si acquistò una triste celebrità nell'orrendo trennioto che scosse tutta la Liguria il 23 febbraio 1887. Nel mentre buon numero degli abitanti si trovava in chiesa a prendere le Ceneri il primo dì di quaresima
   il tetto crollò e sprofondò uccidendo più di 200 persone.
   Coli
   elett. Porto Maurizio — Dioc. Ventimiglia — P3 a Ceriana
   T. a Pigna.
   Mandamento di DOLCEACQUA (comprende 7 Comuni
   popol. 13927 ab.)
   — Territorio nella valle della Nervia che nasce sul colle della Tanarda
   scende da tramontana ad ostro chiusa in angusto letto sin sotto Pigna e Dolceacqua
   ove si allarga e disperdo in ampio spazio ghiaioso. Olio eccellente
   squisito vino Bossese
   buono frutta di varie sorta
   cereali
   ecc.
   Dolceacqua (2338 ab.). — A 55 metri sul livello del mare
   sulla Nervia
   che lo divide in due parti
   una delle quali addimandasi semplicemente La Terra e l'altra il Borgo
   comunicanti fra di loro per mezzo di un larghissimo ponte ad un sol arco (fig. 108). I monti fra la Nervia e la Roja formano la forte lìnea militare che da Ventimiglia si prolunga a ritroso dr quelle due correnti sino al colle di Tenda ; lungo la cresta della montagna che sorge a ovest di Dolceacqua veggonsi ancora lunghi tratti delle trincee che nelle guerre della fine dello scorso secolo vi avevano costruito le truppe sarde. La parrocchiale è dedicata a Sant'Antonio abate. Fuori dell'abitato
   a sommo il colle a ostro
   veggonsi anco alcuni ruderi di un' antica rocca detta Avello
   ove sorgevano un bel convento degli Agostiniani Scalzi ed una chiesa della Vergine sotto il titolo di Santa Maria della Muta.
   Dall'altra parte della Nervia veggonsi gli avanzi di un antico castello (fig. 108) munito di alle torri e di un bastione
   antica dimora dei Doria
   i quali dopo la demolizione di esso
   verso la metà del secolo XVIII
   andarono ad abitare un palazzo sulla pubblica piazza
   della cui primiera grandezza e magnificenza esistono tuttora parecchi indizi
   segnatamente un gabinetto a grande mosaico di coralli
   conchiglie
   cristalli di rocca e cocci colorati.
   Fra Dolceacqua e Camporosso
   a fianco della strada rotabile
   veggonsi ancora le pietre di confine che separavano gli Stati Sardi da quelli della repubblica di Genova. Olio abbondante e pregiato
   vini squisiti
   frutta
   cereali
   ecc.
   Cenni storici. — Dolceacqua pare d'origine antica come attestano alcuni monumenti rinvenuti sullo scorcio del secolo passato nel suo territorio e in terre già soggette ad esso. E notabile fra le altre coso una grossa moneta d'oro scoperta nel 1786 e che credesi coniata nel 254
   rappresentante da una parte una donna colla iscrizione D. Zenob e dall'altra una croce. Un'altra moneta d'argento
   trovata nella vicina Isolabona
   offre da un lato la testa di un uomo assai vecchio e di sotto vi si legge Sabini; dall'altro lato veggonsi due uomini che si battono armati di lancio. Nello