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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   San Renio
   319
   persone per celebrare la festa di San Romolo
   quarto vescovo di Genova
   che morì in quel Cenobio
   detto allora villa Matutiana o Maiutia.
   L'istruzione conta in San Remo il Liceo e il Ginnasio Cassini; molti Consolatì e molte Associazioni e Circoli: Silvio Pellico
   Popolare
   Internazionale ; Società filodrammatica Alberto Nota; Società marittima
   Società ingegneri
   appaltatori
   muratori
   ecc. Politeama Ernesto Rossi
   Comizio agrario
   tipografie
   giornali.
   L'industria e il commercio comprendono la Sociétè Pancière Lyonnaise e parecchi banchieri; fabbriche di botti
   calce
   candele
   carta
   casse
   cornici
   fiammiferi
   laterizi
   saponi
   d'acque gassose
   cioccolatte
   olio d'oliva
   paste alimentari
   ecc.; bazars
   armatori
   costruttori meccanici
   decoratori di appartamenti
   ecc. Opere pie
   Ospedale
   Ricovero di mendicità G. Borea
   ecc. ; parecchie Società
   Veloce-Club
   banda civica rinomata
   ecc.
   Il bilancio preventivo del Comune di San Remo nel 1889 era il seguente : Attivo Passivo
   Entrate ordinarie......L. 483
   090
   Id. straordinarie ...... 1
   042
   721
   Partite di giro e contai)
   speciali » 45
   207
   Totale L. 1
   571
   018
   Spese obbligatorie ordinarie . . L. 331
   579
   Id. straordinarie . » 1
   109
   165
   Differenza passiva dei residui . . » 14
   097
   Partite di giro e contabilità speciali » 45
   207
   Spese facoltativo ....... 71
   570
   Totale L. 1
   571
   618
   Cenni storici. — San Remo
   a cui pare alludesse l'Ariosto nei Cinque Canti in continuazione all' Orlando Furioso
   là dove dice
   descrivendo il viaggio della galea
   di Gano . .....; mony ligustici e Riviera
   Che con aranci e sempre verdi mirti
   Quasi avendo perpetua primavera
   Sparge per l'aria i beni olenti spirti
   
   San Remo
   diciamo
   era già floridissima prima che
   verso la metà del secolo XVII
   Genova la sottomettesse intieramente ed una squadra inglese barbaramente la bombardasse. Divideva®
   come al presente
   in vecchia e nuova. Stendevasi la nuova dal mare sino alle falde di una collina di cui la vecchia occupava tutto il pendìo
   cinta di mura con nove porte. Una fortezza
   detta di San Costanzo
   ne costituiva il maggior propugnacolo.
   Le due città erano ricche di belli ediflzi fra cui il palazzo ove il Parlamento e il Consiglio tenevano le loro adunanze e dove stavano gli archivi
   e il palazzo ove dimorava il podestà ed amministrava la giustizia. La cattedrale
   tutta in pietra da taglio era d'ordine gotico
   ricca di arredi e suppellettili preziose e il suo campanile ora considerato come il più alto e il più bello di quella costa. Gli Ignaziani vi avevano uno spazioso collegio con iscuole dalla grammatica alla teologia e parecchi altri ordini monastici dell'uno e dell'altro sesso vi avevano edilìzi molto osservabili per la loro grandezza ed opulenza.
   11 porto era formato da due moli
   il vecchio e il nuovo
   e vi si annoveravano non meno di 100 bastimenti nazionali che alimentavano 3000 famiglie marinaresche. Oltre due torrioni in cima a ciascuno dei due inoli eravi un fortino all'ingresso del molo occidentale ed alcune batterie sulla riva del mare. Codeste opere fortificatorie erano munite
   nel 1740
   di 21 cannoni che nell'anno medesimo furono tolti con altri 4 dai Francesi e dagli Spagnuoli nella loro ritirata dopo la battaglia di Piacenza e trasportati inseguito a Genova.
   Risalendo ora alle origini di San Remo soggiungeremo che esso fu chiamato primamente Matutia e Villa Matutiana e che la sua fondazione risale probabilmente