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l'aite Prima — Alta Italia
dei vicini Comuni
e rovine dell'antico castello con torre e grande cisterna piena di sassi. Olio
vino
fruita e ortaggi.
Cenni storici. — 11 castello di Bestagno
assai forte un tempo
ubbidì ai marchesi di Monferrato sino al 1430 in cui se ne impossessarono gli alleati di Amedeo Vili di Savoia ; ma il marchese Gian Giacomo lo ricuperò alla pace
cinque anni dopo. Fu riedificato da Domenico Doria
con quello d'Oneglia e di bel nuovo distrutto. L'ebbero in feudo i Della Rovere di Gasale e anche i Gabutti. Dal duca Emanuele Filiberto fu eretto in contado Bestagno con Villa Guardia
Villa Viani
Olivastri e altre terre
investendone il conte Lazzaro Baratta
presidente del Senato di Piemonte in guiderdone di aver preso
nel 1576 e insieme al conte Provana di Leynì
possesso
a nome del suddetto Duca
del principato d'Oneglia acquistato dai Doria di Giriè
come già abbiamo narrato. La discendenza del Baratta si estinse
nel secolo nostro
in due donne contesse.
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — Pa T. a Pontecìassio.
Borgo Sant'Agata (503 ab.). — In collo
sulla sponda destra dell'Impero e a 5 chilometri da Oneglia
con la frazione Borgo
la cui parrocchiale è dedicata a San Michele e da cui fu staccata or fa circa cent'anni l'altra di Sant'Agata. L'olio è il prodotto principale.
Cenni storici. — Fu contado degli Amoretli dei quali fu un Giovanni
abate di Aborulance in Savoia
ed un Antonio
celebre giurisperito e senatore in Torino.
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P1 T. a Oneglia.
Casìtelveechio di Santa Maria Maggiore (455 ab.). — A 2 chilometri da Oneglia
composto delle cinque villate : Molini di Gastelveccliio
Ohveto
Costarossa
Barcheto e Costiolo
sull'Impero arginato
già valicato per intiero da un ponte in pietra a due archi costruito nel 1773 su disegno dell'ing. Amoretti. A destra del fiume fa parte del Comune il colle di Bardellino o de Calvi
confinante col Comune di Porto Maurizio. Sopra un promontorio che domina il fiume nel centro delle borgate sorge la parrocchiale di Santa Maria Maggiore
una delle più antiche della valle di Oneglia
a cui
prima del secolo XIV
erano subordinate quelle di Bestagno e di Gazelli
e da cui si separò
nel 1472
quella di Costa
e
sei anni dopo
quella di Borgo. Non è noto il tempo preciso in cui cominciò ad essere Collegiata col titolo d'insigne; certo è però che
ingrossando ogni dì più Oneglia sulla spiaggia
vi fu traslocata nel 1780 per comodo degli abitanti la sede del parroco
non rimanendo all'antica parrocchia di Gastelveccliio che alcuni diritti d'investitura. Fu essa restaurata nel 1669 e vi si vede una antichissima tavola dell'Annunziata.
Sullo stesso promontorio era un forte castello (donde il nome del villaggio) che fu demolito dai Saraceni di Frassineto
e di cui veggonsi gli avanzi in pietra da taglio ; aveva all'intorno parecchie torri e molte case
e fu questo propriamente il castello che spettò alla vecchia Oneglia.
Cenni storici. — Chiamavasi nell'evo-medio Castrum Oneliae
e
in età più remota
Malagano
e dacché fu fabbricata
verso il 935
la nuova odierna Oneglia più presso al mare non vi rimanevano che pochi abitanti. Ebbe molto a soffrire dai Piemontesi sotto il comando del conte Biandrate di San Giorgio
il quale
dopo averlo stretto di assedio
se ne impadronì costringendo gli abitanti a giurare ubbidienza e fedeltà al duca Carlo Emanuele 1 di Savoia. L'ebbero quindi in feudo i Doria
i Roeri di Cortanze e ì Valfredi e passò in seguito
con Malpertugio
Barcheto
Costarossa
Costigliolo
Olivelo e Sant'Agata
al senatore Anton Maria Amoretti
fratello del precitato Giovanni
abate di Abondance in Savoia
che aveva saputo insinuarsi nelle grazie dei potenti nobili piemontesi L'ebbero infine i Taricchi di Gherasco e
con titolo comitale
i Novari di Dolceacqua. Nella guerra del 1672 mossa dal duca Carlo