Mandamenti e Comuni del Circondario di Porto Maurizio
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generale francese Martellins
esortò gli Onegliesi a porre giù le armi; ma le ripresero nel secondo giorno di maggio dell'armo successivo per espellere le soldatesche del governo repubblicano; le guardie nazionali liguri unironsi alle Lruppe di linea francesi
e mossero unite contro gli Onegliesi i quali ne sostennero per altro intrepidamente gli assalti
sconfiggendoli a più riprese.
Nel 1800
avendo gli Austro-Sardi sconfitto i Francesi a Monte Carro
i cittadini di Oneglia non tardarono ad innalzare la bandiera di Savoia accogliendo nelle loro mura il barone De Zach e ti generale austriaco Melas dai quali fu nominata una giunta per reggere il Comune a nome del monarca sabaudo. Ma
essendo poi gli Austriaci stati costretti a sgombrare il Piemonte e la Liguria
i Francesi li rioccuparono ed Oneglia fu ceduta
il 1° giugno del 1801
col suo territorio alla Repubblica ligure di cui seguì le sorti finche fu riunita con ossa alla Francia napoleonica nel 1805. E così rimase insino al 1815 in cui tornò sotto il dominio dei Reali di Savoia. I quali
in guiderdone della sua fedeltà
la fecero capo dell'Intendenza del suo nome
finche
nel 1860
sotto il ministero Cavour
il capoluogo della provincia fu trasferito
dopo tanti anni
a Porto Maurizio di cui prese il nome.
Uomini illustri. — Diede Oneglia molti insigni personaggi alla Chiesa
alla milizia
alle scienze
e alle lettere
fra i quali
oltre due cardinali Doria e ben nove vescovi
i seguenti: Ulisse Calvi
prolonotario apostolico
fondatore
come abbiamo visto
del vasto collegio d'Oneglia ; l'abate Pcllegro Amoretti
cappellano del re di Polonia ed aiutante del segretario di Stato Covel presso l'imperatore Carlo V ; il grande ammiraglio
prìncipe Andrea Doria
che vi nacque il 30 novembre 1466
vi dimoiò sino a 17 anni
e basterebbe per sè solo alla gloria di Oneglia; il generale Giacinto Borra
che s'illustrò nelle guerre di Spagna al servizio dell'Inghilterra; Andrea Calvi
capitano al servìzio di Francesco I di Francia e quindi suo ambasciatore presso i Grì-gioni ; Stefano Marsucco
comandante alcuni corpi sotto Alessandro
conte di Welen; Enrico Rosso
prode condottiero di milizie
ecc. Nelle lettere acquistaronsi bella fama: Pellegrina Maria Amoretti
fanciulla d'ingegno straordinario
celebrata dal Parini
che in età di soli 15 anni tenne pubbliche dispute in filosofia e a 21 fu laureata in ambe le leggi all'Università di Pavia
e suo zio Carlo Amoretti
abate
conte palatino
bibliotecario dell'Ambrosiana di Milano
autore del Viaggio ai tre laghi Maggiore
di Lugano e di Como; Gaspare Morardo
autore della Filosofia Militare {Torino
1785)
dell' Uomo guidato dalla ragione (ivi
1780)
ecc.; Niccolò Gazelli
della nobile famiglia Gazelli
trapiantatasi in Torino
ove ebbe il feudo di Rossana
autore di De Sapientia
De lapsu Luciferi. Nelle scienze illustraronsi : il padre Guglieri
professore di matematica in Sicilia; l'abate Giuseppe Marsucco
professore di matematica nella R. Università di Napoli che pubblicò i suoi trattati; Bartolomeo Gandolfl
professore di tìsica sperimentale nella Sapienza di Roma; e finalmente illustrarono la toga: Marco Antonio Amoretti
senatore in Torino; i dottori Demora e Melizzani
rìputatissimi giureconsulti; il senatore Antonio Calzaniiglia
versatissimo in giurisprudenza; il conte gran croce Lazzaro Calvi
primo presidente della Regia Camera dei Conti ; il cav. gran croce Tiragallo
presidente del Magistrato di commercio in Sardegna
ecc.
Per maggiori notizie sull'istoria e gli illustri Onegliesi vedi: G. Maria Piria
Storia della cittàt e principato d'Oneglia dagli indigeni abitanti sino al 1834 (Genova
1834); R. Andreoli
Storia d'Oneglia (1881); Federico Calvauna
Oneglia
conferenza
ecc. (Oneglia
1891).
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — Pl T. e Str. ferr. Genova-Vcntimiglia.
Bestagno (394 ab.). — Poco lungi dal fiume Impero e ad 8 chilometri da Oneglia
con antica parrocchiale di San Michele
a cui già andavano soggette altre chiese