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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Porto Maurizio
   299
   ogni diritto
   il 2 febbraio del detto anno 1100. Sol principio del secolo XII fra gli abitanti di Oneglia e quelli di Porto Maurizio insorsero gravi contese a cagione dei confini fissati
   con poca soddisfazione degli Onegliesi
   a mezzo il letto del fiume Impero. I Portomauriziani
   chiesto ed ottenuto il soccorso dei Genovesi
   si impadronirono d'Oneglia
   ma non la tennero che per poco per essersi le due popolazioni rivali in breve tempo rappattumate.
   Nel 1238 gli abitanti delle due valli di Arroscia e di Oneglia ribellaronsi al vescovo di Albenga
   Bonifacio Tagliaferro dei marchesi di Glavesana ed a Mabilla
   vedova di Ottone dei medesimi marchesi divenuti loro consignori nel temporale. 11 vescovo tentò ridurli ad obbedienza e
   non gli venendo fatto
   chiese aiuto al podestà di Genova
   Remedio Rusca
   il quale
   con un buon nerbo di truppe sotto il comando del prode Giovanni Strallera
   dopo di essersi impadronito di parecchi castelli e luoghi fortificati
   rimise le valli d'Arroscia e di Oneglia in potere della sede vescovile di Albenga. Ma in seguilo
   il vescovo Nicolò
   trovandosi in istrettezze
   ricorse a Bonifacio Vili chiedendo licenza di alienare le terre dipendenti dalla chiesa d'Albenga nella valle d'Oneglia ; avuta questa licenza
   il vescovo albenganese vendè
   il 80 gennaio 1298
   a Nicolò e Federico Boria
   nobili genovesi
   pel prezzo di 11
   000 lire genovine i castelli e le terre di Oneglia
   Bestagno
   Mont'Arosio
   Testego
   Poggio-Bottaro
   Torria
   Chiusariico
   Garelli e lutti i loro tert'itorii e pertinenze col mero e misto impero e la totale giurisdizione. Di tal modo la nobile famiglia dei Doria ebbe questa importante signoria e continuò a possederla per quasi tre secoli fino al 1576
   nel quale anno Gian Gerolamo Doria la cede
   per 4-1
   000 scudi d'oro
   al duca Emanuele Filiberto di Savoia
   il quale aveva già acquistato
   l'anno antecedente
   il Maro
   Prelà
   Tenda
   Briga
   Montegrosso dai discendenti dei Lascaris.
   Egli stesso vi si condusse coi principi del Piemonte e del Genovese a prenderne possesso
   erigendo Oneglia a capo di principato e di provincia
   riunendole i circondari di Ormea e di varii paesi delle Langhe e facendo costruire qualche opera fortificatoria all'ingresso della città di cui affidò il comando al nizzardo G. B. Badato.
   Gli Onegliesi vissero lieti e tranquilli sotto la nuova signoria sino al 1614 in cui ebbero a sopportare gravi disastri e caddero in potere degli Spagnuoli che avevano mosso una guerra ingiusta ai Sabaudi
   ai quali tornò però nel 1618. Nel 1623 fu cinta d'assedio e costretta ad arrendersi ai Genovesi
   i quali la perderono poco appresso per riprenderla però poi tosto eoll'aiuto del marchese di Santa Croce
   accorso con numerose schiere spaglinole.
   D'allora in poi Oneglia non fu restituita definitivamente a Casa Savoia
   in un coll'ampia sua valle
   clic nel 1634 alla pace fra Genova e Savoia; prima però di partirsene i nemici ne atterrarono le mura e la fortezza
   e smantellarono i castelli di Bestagno
   del Maro e di Pietralata seco portandosi un ricco bottino. Trascorsi appena tre lustri
   Oneglia ricadde sotto il giogo degli Spagnuoli comandati dal generale Pimìento ; ma gli abitanti
   dato di piglio alle armi
   insorsero e combattendo valorosamente cacciarono gli Spagnuoli che ebbero 700 uomini fra morti e feriti. Fu tanta l'allegrezza per si segnalata vittoria che gli Onegliesi ne fecero festa per più giorni e chiesero ed ottennero di atterrare il castello eretto dagli Spaglinoli.
   Oneglia rimase poi tranquilla sino al 1672 quando scoppiò di bel nuovo la guerra fra la repubblica di Genova e Savoia a cagione dei confini dei due paeselli Genova e Rezzo
   li generale Durazzo
   comandante dei Genovesi
   strinse d'assedio la città con forze di terra e di mare
   costringendola con le artiglierie ad arrendersi ; ma di bel nuovo gli Onegliesi
   coadiuvati dagli accorsi miliziotti della valle
   espulsero i Genovesi e tornarono sotto il dominio della Gasa di Savoia.
   Nel 1692
   scoppiata la guerra tra il re di Francia e il duca di Savoia
   una squadra