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Parte Prima — Alta Italia
Cenni storici. — Sul colle che lo domina a nord tragittarono
durante le guerre napoleoniche
truppe francesi ed austriache.
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P2 T. a Diano Marina.
San Bartolommeo del Cervo (993 ab.). — Sulla destra del fiume-torrente Cervo
a 5 chilometri da Diano Marina in molte borgate e tre parrocchie di San Bartolommeo
Pairolo e Chiappa. Le chiese sono tutte di bella costruzione a colonnati e la loro fondazione non oltrepassa il 1600. Hanno per titolari: San Bartolommeo nel luogo di cotesto nome
San Mauro abate alla Chiappa e la Madonna della Neve a Pairolo. Olii e frutta squisiti.
Cenni storici. — Sino al 1803 stette unito a Cervo da cui fu staccato ed eretto in Comune separato.
Uomini illustri. — Vi nacque l'avvocato Morchio
dotto e probo magistrato
morto nel 1820.
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — Pa T. a Diano Marina.
Villa Faraldi (1053 ab.). — Nella parte più elevata della valle del Cervo
a nord-est "da Oneglia e a 8 chilometri da Diano Marina con quattro frazioni e quattro parrocchiali
la prima di San Lorenzo a Villa capoluogo del Comune
la seconda di Sant'Antonio a Tuvo
la terza della Trasfigurazione a Riva
e la quarta di San Bernardo a Deglio. Cereali
vino
e sopratutto olio squisito. Bestiame e caccia.
Cenni storici. — Il colle dei Faraldi separa il circondario di Porto Maurizio da quello di Albenga e il 5 maggio del 1800 vi passò l'esercito austriaco soffermandovisi per tutta la notte.
Coli
elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P2 T. a Diano Marina.
Mandamento di ONEGLIA (comprende 13 Comuni
popol. 13
781 ab.). — Territorio bagnato dall'Impero e coltivato per la maggior parte ad ulivi che dànno olio abbondante e squisito. Coltivasi anche la vite che produce buoni vini; frutta
agrumi
cereali
legumi e ortaglie in quantità.
Oneglia (8006 ab.). — A poco più di 2 chilometri da Porto Maurizio ed allo sbocco di una bella valle contenente
oltre il capoluogo che le dà il nome
25 Comuni. E situata fra il monte Bardellino a ovest e il capo Berta ad est
ed è bagnata dal fiume Impero incanalato e traversato da due magnifici ponti in ferro
uno a pile per la ferrata e l'altro
già sospeso
ed ultimamente ridotto anch'esso a pile
fra due giganteschi archi dorici rivestiti di marmo carrarese. Lungo la sponda sinistra su cui stendesi la città
ed attiguo ad essa
allungasi lo spazioso giardino pubblico
riccamente alberato con aiuole fiorite e ampia rotonda.
Primeggia fra le chiese la superba collegiata di San Giovanni Battista (trasferitavi da Santa Maria Maggióre del vicino Castelvecchio) con splendido ed altissimo campanile
disegnata dall'onegliese Gaetano Amoretti
edificata nel 1739 a spese degli abitanti e segnatamente di quelli che vi acquistarono cappelle gentilizie. Ha tre navate su croce latina
ricche di marmi
stucchi
dorature e vi si ammirano i maestosi dipinti del genovese Dell'Isola
nonché veri capolavori d'arte
quali varie statue del Maragliano
un Cristo in croce del Lacroix
e quadri
fra cui pregievolissima la Nascita del Precursore
titolare
di moderno pennello. Recente organo-orchestra secondo il sistema Lingiardi.
Il Penitenziario
uno dei migliori del Regno
con cessione regia di Carlo Alberto del 1848
sorge sopra un'area comprata e donata dalla cittadinanza mediante una pubblica colletta di 36
000 lire. E un quadrato vastissimo di stile gotico con una grande cappella a cupola che torreggia nel centro
e contiene 500 celle isolate
due infermerie
15 ampii laboratori in cui i detenuti esercitano varie industrie (mobili
vesti
calzamenti
tipografìa). Fu disegnato dall'architetto Bosso di Casale.