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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Parte Prima — Alta Italia
   alla strage degli Ugonotti
   fa fatto assassinare da Caterina dei Medici. Rimastane erede Enrichetta vendeva questo e gli altri suoi feudi della Liguria
   nel 1572
   ad Emanuele Filiberto di Savoia. L'ebbero finalmente
   con Ciriè e Cavallermaggiore
   i Doria in cambio del principato d'Oneglia.
   Coli
   elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P3 T.
   ÀrEeno ed Oneglia (291 ab.). — È formato da tre borgate situate tra loro a non più di dieci minuti di distanza (San Rartolomeo
   Arzeno
   colle San Bernardo d'Arzeno) ed è posto a nord di Oneglia
   dalla quale dista chilometri 22.600. Vi si arriva coll'ampia strada del Piemonte che solca parte del territorio. Il terreno è in colle ed in valle
   ed è discretamente fertile
   e bagnato dal torrente Trezenda. Posto a serravalle di Val d'Oneglia
   gode di un delizioso panorama. A Colle vi sono due trattorie frequentate in estate da molti cacciatori ed altri che vengono a respirare l'aria salubre. Produce olive
   grano
   uva
   legumi
   ortaggi
   frutta e abbondanza di foraggi che trae dai vasti prati di Valdebella. Vi abbondano lepri
   pernici e tordi.
   Cernii storici. — Arzeno ed Oneglia insieme ad altre terre dei dintorni
   fece parte
   come il Maro
   degli Stat del conte di Ventimiglia; passò in seguito ai Lascaris conti di Tenda
   ed in appresso a Renato di Savoia. Venne
   nel 1590
   eretto in feudo dal duca Carlo Emanuele
   sotto il titolo di marchesato
   a favore di Gian Girolamo Doria
   marchese di Ciriè.
   Coli
   elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P2 T. a Pieve di Teco.
   Aurigo (760 ab.)
   — Siede sopra un monte poco discosto da Borgomaro in territorio montuoso ma fertile
   bagnato dall'Impero
   e con parrocchiale di buon disegno della Natività della Vergine. In cima al paese vestigia di una fortezza la cui costruzione si fa risalire al tempo dei Saraceni che infestavano il litorale ligure. A est
   sopra un balzo aprico
   borgatella di Poggio-alto. Vino
   legumi
   cereali
   ma il prodotto principale è l'olio.
   Cenni storici. — Fu feudo antico dei nobilissimi Lascaris ed è ricordato in una carta del 1311 che narra la divisione dei figliuoli del conte Enrico Lascaris di Ventimiglia
   il quale era anche conte di Gerace in Sicilia.
   Coli
   elett
   Oneglia — Dioc. Albenga — P2 a Borgomaro
   T. a Pontedassio.
   Gandeasco (224 ab.). — Sta a manca dell'Impero fra Caravonica
   Aurigo e Borgomaro da cui dista appena un chilometro
   con parrocchia di San Bernardino smembrata da quella di Borgomaro. Olio
   vino
   biade e legumi.
   Cenni storici. — Appartenne questo paesello al marchese del Maro e
   nella guerra del Monferrato dal 1612 al 1618. soffrì danni gravissimi; nel 1672 fu sorpreso da truppe genovesi
   ma il prode Chiappa
   aiutante del duca di Savoia
   lo ricuperò tostamente uccidendo quasi tutto il presidio.
   Coli
   elett. Oneglia — Dioc. Albenga — P2 a Borgomaro
   T. a Pontedassio.
   Caravonica (324 ab.) — Sul pendio di una montagna presso la strada da Oneglia per Ormea al Piemonte
   bagnato dalla Trezenda che
   unita alla Bramosa
   gittasi nell'Impero
   con parrocchiale di San Michele e poco discosto dall'abitato l'antichissima parrocchiale dello stesso Santo del 1001 convertita poi in cimitero. Alla distanza di un quarto d'ora piccolo Santuario veneratissimo della Madonna delle Vigne del 1600. Palazzo Morelli già della contessa Tomatis vedova Nicolis di Robilant morta a Roma. Grano
   vino
   erbaggi
   fieno
   castagne
   fichi e altre frutta
   ma soprattutto olio.
   Cenni storici e Domìni illustri — Soffrì molto nelle fazioni in provincia d'Oneglia fra il duca di Savoia e i Genovesi al principio del secolo XVII e fu la culla della famiglia Tomatis che diede parecchi insigni personaggi.
   Coli
   elett
   Oneglia — Dioc. Albenga — P2 a Borgomaro
   T. a Pontedassio.