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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Porto Maurizio
   m
   Cenni storici
   — Prima che fiorisse l'ordine di San Benedetto
   l'agro che forma ora codesto Comune era tutto un bosco; i Benedettini lo atterrarono
   dissodarono il terreno e vi edificarono una chiesa e un convento che scomparvero da lungo tempo. Vasia fu poi compresa nel contado di Prelà. Nel 1799
   volendo le schiere genovesi occupare la provincia d'Oneglia
   si avanzarono sin presso a Vasia sotto il comando del generale Langlade; ma tre colonne savoiarde le assalirono e le volsero in fuga. Sotto il Governo francese Vasia forṃ un solo Comune con Pantasina.
   Uomini illustri. — Vi nacque C. I. Maraglia
   dotto agostiniano
   professore di teologia morale nella Sapienza di Roma
   ove mori nel 1830.
   Coli
   elett. Porto Maurizio — Dioc. Albenga — P2 T. a Dolcedo.
   Villa Talla (443 ab.). — Giace sopra una costa montuosa poco lungi da Vasia e dai monti della Guardiera e della Crocetta
   bagnato dal rio San Giovanni
   con parrocchiale di San Michele e parecchie cappelle campestri. Cereali
   viti
   castagne
   olio e bestiame. Nel territorio ̣ una cava d'alabastro in forma di un antro incavato
   oscuro ed angusto della quale non si penṣ mai trarre partito.
   Cenni storici. — Era compresa nel contado di Prelà e sotto il Governo francese forṃ un solo Comune con Tavole e Valloria.
   Uomini illustri. — Diede la culla a due lettorati: il Terraneo e Giovanni Tommaso suo figlio
   il primo celebre medico e notomista
   storico patrio il secondo
   autore de\Y Adelaide illustrata lodata dal Muratori
   
   Coli
   elett. Porto Maurizio — Dioc. Albenga — P': T. a Dolcedo.
   NB. Gli altri cinque Comuni facenti parte del inandamento di Porto Maurizio (vedasi la nota (3) a pag. 270) figurano fra quelli del circondario di San Remo.
   Mandamento di BORGOMARO (comprende 14 Comuni
   popol. 6946 ab.). — 1 prodotti territoriali consistono in uve
   castagne
   fichi
   altre frutta di buona qualità
   legumi
   erbaggi
   funghi
   patate
   fieno
   ghiande ; ma la ricchezza principale proviene dall'olio d'uliva squisito ed abbondante.
   Borgomaro (844 ab.). — Giace sul fiume Impero (il Lucus degli antichi Itinerari! che scaturisce da Montegrande e sbocca in mare a fianco d'Oneglia) con parrocchiale distante dei Ss. Nazario e Celso da cui dipendono Maro Castello e Ville San Sebastiano. Disegno a croce di Malta
   cinque altari
   statua della Madonna delle Grazie
   magnifico gruppo della Madonna del Rosario con San Domenico e Santa Rosa
   il tutto di fini marmi
   e un ostensorio
   superbo lavoro del Maragliano. Belle e pulite case. Poco lungi dall'abitato scaturisce
   alle falde di una rupe calcare in ragione di oltre 60 litri all'ora un'acqua solforosa valevole contro le oftalmie scrofolose e celtiche
   le malattie cutanee e segnatamente contro le erpeti e la scabbia. Congregazione di carità
   asilo infantile
   ospedale
   ricovero pei vecchi.
   Poco lungi dal caseggiato
   sopra un'altura
   veggonsi i ruderi pittoreschi del castello del Maro
   edificato nel nono secolo contro le incursioni dei Saraceni. Aveva innanzi a se
   a foggia di mezzaluna
   una villatella munita di grosse mura e chiusa da porte
   detta jRiceto
   la quale serviva di difesa al castello. Questi
   nel 1614
   sostenne
   contro i Genovesi e gli Spagnuoli che avevano occupato Oneglia
   un celebre assedio in cui peŕ il generale Broglia; il castello fu smantellato con grave danno di Borgomaro che poi risorse.
   Cenni storici. — Borgomaro fu già posseduto dai confi di Ventimiglia e quindi dai Lascaris
   conti di Tenda
   da uno dei quali
   Giovanni Antonio
   signore ad un tempo di Tenda
   di Ventimiglia e di Maro
   pasṣ in eredità alla figlia Anna la quale spoṣ Renato di Savoia
   figlio naturale del duca Filippo
   soprannominato il Gran Bastardo. Da Pienato e da Anna sua moglie pasṣ al loro figlio Claudio
   governatore di Provenza e quindi ad Onorato
   che
   per aver ricusato di prender parte
   219 — ULa Patria
   
   voi. I.