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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Porto Maurizio
   285
   Madonna degli Angeli con altare marmoreo e molti voti. Bella e recente fontana pubblica sul piazzale. Olive in quantità
   uve
   frutta
   legumi ed ortaggi.
   Cenni storici. — Ei pare che verso la metà dell'undecima secolo
   un Ricca ed un Arrigo
   militanti valorosamente al servigio della Repubblica di Venezia
   caduti in sospetto di ribellione
   od esulassero o ne fossero cagliati ; e con 'essi un ardente giovane patrizio dei Dolca
   una delle ottanta famiglie inscritte sul libro d'oro della nobiltà di San Marco. Costoro ripararono da prima a Genova
   poi a Savona
   poi a Porto Maurizio e finalmente si stabilirono su questo delizioso contrafforte del Peuzzo nei pressi di San Salvatore
   ove sorgeva l'antica Givezza.
   Civezza antica era più grande e più popolata della moderna: contava circa un migliaio e mezzo di coloni spartiti in quattro ville o quartieri ; il primo alle falde della collina verso levante intorno alla Madonna delle Grazie
   il secondo a mezzo il declivio verso San Rocco
   il terzo nelle adiacenze di San Sebastiano e il quarto
   più importante
   a San Salvatore
   nella cui ricostruzione narrasi d'avere scoperto alcune Lraccie di fondazioni vetuste e della antichissima strada romana per andare nella Gallia. Le continue molestie dei Saraceni e le frequenti loro invasioni tanto ruinose a tutti i piccoli centri littoranei
   costrinsero gli abitanti a sloggiarne ed a portare i loro penati in sulla cima del colle
   ove edificarono la nuova Civezza
   che armarono delle cinque torri suddette.
   Uomini illustri. — Trassero i natali in Civezza: un Ricca
   colonnello
   clic s'illustrò a Nizza nel 1543 quando fu occupata dai Francesi e dai Turchi; un altro Ricca Anlonio
   celebre architetto di palazzi e chiese in Genova e vuoisi anco dell'Università di Torino ; e il padre Marcellino Ranise da Civezza
   minore osservante
   autore di molti scritti pregievoli e principalmente della Storia delle Missioni Francescane in 6 grossi volumi.
   Coli
   elett. Porto Maurizio — Dioc. Albenga — Pl T. a Porto Maurizio.
   Dolcedo (2707 ab.). — E distribuito in sette ville o borgate denominate: Isolalunga
   Costa e Castellazzo
   Trinche!
   Bellissima
   Rivalta
   Magliarii
   Lecciore e Piazza
   centro municipale e mandamentale
   distesa come un gran V sulle sponde del Prino
   al confluente dei suoi due tiuinicelli con quattro ponti a brevissima distanza l'uno dall'altro. Sul coìitluenle sorge la parrocchiale di San Tommaso a croce greca e a tre navate
   collo sfondo riccamente stuccato e dorato
   con un buon organo dei Luigi.ardi e con dovizia di marmi. Nel 1790 vi fu trasportato da Roma il corpo di Sari Prospero
   di cui si celebra solennemente la festa
   e vi si serbano anche le ceneri di monsignor Airenti
   arcivescovo di Genova
   ivi defunto. Parecchie piazze fiancheggiate da belle case; Ospedale
   Opera pia
   Scuole
   molti frantoi
   ruolini da grano
   fabbriche di paste alimentari
   negozi divino
   commercio attivo favoriLo da vetture postali per Porto Maurizio e Prelà.
   Cenni storici. — Questo borgo antico e popoloso appartenne
   sul principio del secolo XII
   al marchese Bonifacio di Savona discendente da Aleramo e quindi al marchese Ugone di Glavesana suo figliuolo. 1 suoi discendenti
   Bonifacio tìglio di Oddone e Bonifacio soprannominato Tagliaferro per la sua grande robustezza
   lo venderono nel 1233
   in un con Diano e Porto Maurizio
   alla repubblica di Genova.
   Il Giustiniani parla di Dolcedo e del ponte grande di Piazza su cui sta una lapide antica ed un'altra se ne vede nella facciata dell'oratorio campestre di Santa Brigida sul dorso del Faudo
   ma illeggibili per essere corrose dal tempo.
   Uomini illustri. — Dolcedo diede i natali a parecchi ingegni preclari per meriti diversi
   fra gli altri
   al precitato Airenti
   arcivescovo di Genova e vescovo in prima di Savona e di Noli; al senatore Orengo; al valente avvocato Berti e al costui tìglio Giovanni ex magistrato alla corte di Parma; al teologo Bellissima
   autore di una