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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Provincia di Porto Maurizio
   271
   villaggio di Buggio. Bagna por lungo tratto ii territorio di Dolceacqua
   ricevendo quinci e quindi parecchi torrenti che scendono per quei valloni. Ila da un lato i Comuni di Pigna
   Rocchetta
   Gamporosso e
   dall'altro
   quelli di Apricale
   Isola-buona
   Poggio
   Perinaldo e Dolceacqua. A poca distanza da quest'ultimo gittasi in mare dopo aver dato il suo nome ad una valle detta vai di Nervia
   lungo la quale vuoisi abbia a scendere la ferrovia Cuneo-Ventimiglia in costruzione.
   Dopo la Nervia mettono foce in mare i seguenti piccoli rivi ; il Vergo
   o rio di valle Grosia
   il Vallebuona
   il rio di Bordighera
   il rio Borgo
   il rio Valletto
   presso San Remo
   i rii di San Giacomo e di San Giovanni
   il rio San Martino
   d rio della Arma
   o torrente di Val Ceriana
   e quindi la fiumara di Taggia o Argentina.
   L'Argentina
   detta anche la Taggia (anticamente Cauriola
   Curetta
   ecc.)
   ha le sue fonti a colle Ardente presso quelle di Tanarello ; s'ingrossa coi rii tìerbonte
   Barbone
   ecc.
   bagna Triora
   Montali.™ Badalucco
   accoglie più sotto la Torricella
   lambe Taggia e sbocca ad Arma di Taggia a 40 chilometri di distanza dalle sue scaturigini.
   Divenuta dopo Taggia più poderosa
   l'Argentina procede con corso rallentato al mare e dalla fonte alla foce il suo pendio
   negli ultimi dieci chilometri
   non è più di un metro su 150 di sviluppo
   mentre scende di sopra in ragione di 8 metri per 150. Versa nelle piene 16
   874
   000 me. d'acqua in un giorno
   deva ta spesso
   e il suo letto s'innalza fino 3 metri sul livello ordinario. Vuoisi derivi il bel nome di Argentina dai vaghissimi veli d'argento che va formando in alto nello scendere di cascatella in cascatella sui muschiosi macigni. Per Triora e valle Argentina si tenta far fare una deviazione alla suddetta ferrovia Cuneo-Ventimiglia.
   Dopo l'Argentina
   mettono in mare il rio San Lorenzo o Bodo
   il torrente Brino o di Prelà
   il Caramagna o rio di Porto Maurizio
   formato dai torrenti Moltedo e Vasia
   e l'Impero o fiumara d'Oneglia.
   Piglia essa origine al Poppio del Moro
   a Monte Grande
   al colle d'Aurigo e Poggio Grosso
   a 550 metri sul livello del mare
   e dalla fontana detta il Roggio vicino a Conio ; non tarda ad ingrossare coi rivi che scendono da San Bartolomeo e da Caravonica
   insinuandosi fra colli ameni
   doviziosi d'ulivi e di altre piante fruttifere; bagna Borgomaro e le valli superiore ed inferiore d'Oneglia e sbocca a ovest di questa città e per metà nel territorio di Porto Maurizio
   dopo un corso di 30 chilometri.
   L'Impero era attraversato in addietro
   oltre al ferroviario
   da un ponte sospeso in fil di ferro a cui fu sostituito
   non ha gran tempo
   un altro ponte in lamine di ferro. Durante le piene
   non molto frequenti
   scarica in mare 7.975
   320 me. d'acqua. La sua pendenza
   assai grande alle fonti
   misura in seguito 4 metri su 100
   finché arriva
   nelle acque ordinarie
   ad 1 metro su 130. Dopo l'Impero sboccano in mare ì torrenti Evi
   San Pietro a Diano Marina
   Cervo al Cervo
   e la Menda o fiumara d'Andora di cui abbiamo già trattato nella provincia di Genova.
   Quanto ai terreni irrigati essi ascendono in complesso
   secondo dati ufficiali
   ad ettari 3823
   di cui 233 irrigali da acqua fluviale direttamente
   1094 per mezzo di canali irrigatori! e 2196 da acque sorgive o di fontanili. La proporzione fra le irrigazioni e la superficie totale della provincia è di ettari 31.69 a 1000.
   Coltivazione e produzione. — La provincia di Porto Maurizio ha una forma triangolare ed abbraccia con la sua parte montuosa ben 108
   019 ettari
   laddove la collina si estende soltanto sopra ettari 11
   190 e la pianura non conta che 1791 ettari.