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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincie di Genova e Porto Maurizio
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1892, pagine 311

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Mandamenti e Comuni del Circondario di Spezia
   267
   — segnatamente spagnuole — sul principio del secolo XVIII e le guerre che sconvolsero l'Italia sul principio del presente
   sottoposero questa regione alle medesime peripezie delle contermini
   L'Apennino cosidetto lunigiano comprende quella porzione di catena di monti che dalle sorgenti del Taro e della Vara — vale a dire dall'Apennino Ligure — prolungasi sino alle origini della Scoltenna e del Sarchio. Chiamasi poi strada della Lunigiana quella che dalla provincia di Reggio Emilia va a Fivizzano.
   Innanzi al 1859 la Lunigiana dividevasi in tre parti
   di cui una
   quella a nord-ovest
   con Sarzana per capoluogo
   era aggregata alla provincia d Levante appartenente agli Stati sardi ; la seconda
   a nord
   formava la provincia di Pontremoli o della Lunigiana compresa nel ducato di Parma; la terza
   a sud
   componeva
   con Massa
   la provincia di Massa e Lunigiana del ducato di Modena.
   Presentemente
   dopo la formazione del regno d'Italia
   la Lunigiana ligure
   che siam venuti descrivendo
   è incorporata nel circondario di Spezia della provincia di Genova. L'antica provincia della Lunigiana parmense (che aveva una superfìcie di 418.25 chilometri quadrati e 31
   140 abitanti in sei Comuni
   secondo il censimento del 1851) fu aggregata
   senza variazioni
   alla provincia di Massa e Carrara
   di cui forma un circondario denominato dal capoluogo Pontremoli
   in forza del decreto dittatoriale del 28 dicembre 1859.
   Anche la Lunigiana modenese (che secondo il censimento del 1850 contava 17
   245 abitanti in dodici Comuni sparsi sopra una superficie di 635.38 chilometri quadrati) è incorporata al presente alla provincia di Massa e Carrara.
   La Lunigiana è associata nella maniera più interessante agli ultimi giorni del nostro poeta massimo — Dante Alighieri — della cui vita randagia e fortunosa poco di ben certo e assodato ci ha tramandato l'istoria.
   Molte scene e pitturo grandiose AeWlnferno e del Purgatorio sono desunte dalle coste dirupate e dai precipizi di questa parte orientale della riviera ligure. I versi
   Tra Lerici e Turbia la più diserta La più romita via.....
   Se tu riguardi Luni ed Urbisaglia Come son ile
   
   
   . .
   Intra Siestri e Chiavari s'adima Una fiumana bella...
   Vassi in Snnleo e discendesi in Noli
   
   attestano chiaramente che l'Alighieri percorse e conobbe a fondo tutta la Liguria e particolarmente la Lunigiana.
   In quest'ultima ei riparò quando fu esiliato da Firenze
   e
   mentre vi era ospitato dall'amico suo Morello dei marchesi Malaspina
   furonvi inviati da Firenze i primi sette canti dell' Inferno
   ch'eransi smarriti e che sua moglie — Gemma dei Donati — aveva rinvenuti in un cassetto; il suo nobile ospite li trovò così stupendi che confortò il poeta a tirare innanzi.
   E Dante riattaccò il canto ottavo e proseguì a poetare costantemente nel castello dei Malaspina finché ebbe condotto a termine il poema sacro
   in cui
   simile ad un Dio
   dispensa gloria ed infamia Imperiture agli amici e ai nemici evocati dalla sua potentissima immaginazione.