Torinò
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Giardini pubblici. — I giardini pubblici, sorti ed abbelliti d'anno in anno, formano una specialità torinese. La spesa ascende ad annue L. 50,850, compreso il personale, l'inaffiamento, le riparazioni, ecc., per una superficie di giardini di metri quadrati 323,600. I giardini sono provvisti di serre e cassoni a vetriata. Attualmente si hanno circa 12,000 vasi di piante decorative e fiori che si ritirano nell'inverno. Colle moltiplicazioni annuali le piante da vasi sparse nelle diverse aiuole superano il numero di 30,000, non calcolando un egual numero di quelle che si trapiantano dal semenzaio in piena terra nelle aiuole stesse. I giardini municipali di Torino sono altresì in possesso di esemplari di piante di un certo valore, come Palme, Azalee, Phormium, Begonie, Caladium, ecc. — All'estremità dei nuovi quais o Lungo Po, e presso il castello del Valentino e il Castello medioevale fu costruito il grande Giardino pubblico.
Pubblica istruzione. — Quanto all'istruzione pubblica e agli istituti scientifici Torino vanta il primato in Italia e valga a dimostrarlo quel che qui segue.
Dieci anni or sono il municipio spendeva poco più di 700,000 lire all'anno, oggidì spende oltre 2,500,000. Esso, con saggio pensiero, dispose le scuole in ampi e ben adatti locali, costruiti appositamente. Citiamo in ispecie le scuole poste sul corso del Valentino e via Madama Cristina nel Borgo San Salvario, quelle tra via Santone Santarosa e via Asti nel Borgo Po, le scuole Monviso e le Moncenisio, per non parlare di altre. In ogni fabbricato in generale havvi un piccolo museo pedagogico, un gabinetto di fìsica, una palestra ginnastica; le scuole sono provviste di tutto il materiale più moderno per l'insegnamento oggettivo e tecnico.
Torino ha una università, una scuola di applicazione per gli ingegneri, una scuola di medicina veterinaria, un orlo botanico, tre licei, quattro ginnasi, quattro scuole tecniche, un istituto tecnico industriale e professionale, una scuola superiore femminile, un istituto industriale professionale femminile, e numerosi istituti privati, dei quali ci limiteremo a dare brevissimi cenni.
11. Università (via Po). — Fondata nel 1400 da Lodovico di Acaja, mal tollerandola i Torinesi e desiderandola quei di Chieri, quivi fu trasportata nel 1427, ma non vi rimase che sette anni, emigrando quindi a Savigliano, d'onde, dopo due anni, ritornava a Torino. Nel 1559 fu trasferita a Mondovì, ma sette anni dopo era restituita a Torino, d'onde più non si moveva. Era sita in quel vicolo che guarda la chiesa dì San Rocco e quivi fiorì fino a quando Vittorio Amedeo II fece innalzare il sontuoso edifizio che occupa presentemente. Nell'anno scolastico 1888-89 essa annoverava studenti, così divisi per Facoltà: giurisprudenza; medicina e chirurgia; scienze fisiche e matematiche; filosofia e letteratura; corso notarile e procuratorio ; farmacia ; levatrici.
Consorzio universitario. — Colla istituzione di questo Consorzio il Municipio e la Provincia di Torino si accordarono, nel 1877, per venire in aiuto del Governo nell'intendimento di promuo-
vere il più possibile i progressi scientifici e le ricerche delle scienze sperimentali e di osservazione, Ogni anno si spendono circa 50,000 lire, una parte delle quali sono assegnate alle Facoltà di giurisprudenza e di filosofia e lettere per insegnamenti complementari ed il rimanente va in sussidii agl'istituti scientifici per acquisto di strumenti e per mezzi sperimentali.
Gabinetto di fisica (via Po, 13). — Questo Gabinetto fu iniziato nel 1721 dal P.Roma, dell'Ordine dei Minimi, cui Vittorio Amedeo affidò la cattedra di fisica quando all'Università fu dato per sua sede il palazzo, in cui essa presentemente si trova. 111'. Garro, succeduto alP. Roma, aggiunse altri apparecchi, e notevole incremento ebbe la collezione per opera dell'ab. Nollet, che fu chiamato nel 1740 a Torino da Carlo Emanuele III per insegnare la fisica al duca di Savoia Vittorio Amedeo, indi per opera del I'. Reccarin, che nel 1748 assunse l'insegnamento della fisica.