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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Torino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 614

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   A
   Parte Prima — Al taf Italia
   Fig. 35.
   Chiesa di San Giovanni Evangelista.
   notevole il tabernacolo grandioso dei fratelli Repello di Lavagna, dei quali è pure il pavimento. Diciannove lampadari in bronzo pendono dalle arcate, disegnati dal professore Costa vercellese ed eseguiti dallo Zambelli di Torino. Sulla porta principale della facciata stanno ammirevoli lavori in bronzo.
   Il campanile raggiunge un'altezza di 45 metri. E formato a tre piani, sormontati da una piramide ottagonale e porta cinque campane concertate in mi bemolle, opera del Bizzozzero di Varese. La porta, disegno del Boidi, è ornata di bellissimi bassorilievi in bronzo modellati dal Tortone di Carmagnola.
   Santa Giulia (via omonima). — Per opera della marchesa Giulia Falletti di Barolo sorse questa chiesa nel 1S63.1 disegni sono di G. B.Ferrante: lo stile è gotico alquanto modificato. Le statue della facciata sono dell'Albertoni. L'altare maggiore è ricco di marini, quello a destra contiene un trittico, opera del Cerruti. Il Cristo in legno che vedesi sull'altare a sinistra è del Tamone.
   Fig. 36.
   Campanile della Chiesa di N. S. del Suffragio.
   [ Dietro l'aitar maggiore v'ha una invetriata rappresentante Santa Giulia con cori celesti, opera del celebre milanese Berlini. Popol. 10,451 abit.
   Gran Madre di Dio. — Sorge di fronte al ponte Po onde perpetuare la memoria del ritorno in Piemonte degli antichi sovrani dopo la caduta di Napoleone I. La prima pietra fu collocala nel 1818 da Vittorio Emanuele I. Il cav. Bonsignore imitò su piccola scala e coi cangiamenti richiesti dalle circostanze e dalla località il Pantheon di Agrippa. Le due statue colossali di marmo ai due lati della gradinata sono del Chelli di Carrara. Le statue interne appartengono al Bruneri, al Bogliani, al Moccia, al Gaiazzi, al Caniglia ed al Chialli. Popolazione 'J168 abitanti.
   San Lorenzo (piazza Castello). — L'architettura di questa chiesa è la più strana fra quante si osservano fra le chiese di Torino. La stravaganza Il per altro del disegno è compensata dall'arditezza e leggiadria della cupola. L'opera è del Guarini, : nemico acerrimo delle linee rette ed amicissimo !l delle difficoltà. Il quadro di S. Lorenzo all'altare