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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Torino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 614

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   A Parte Prima — Al taf Italia
   iscrizioni ed urne romane, trent'anni or sono colle sigle S. M. sottoposte ad nn vescovo, in grafite, fanno supporre che San Massimo appartenesse ai Valerii di Chieri dei quali l'anfiteatro ne portava il nome, e che quivi morisse e ve-
   Fig. 27. — Antica Porta Palatina.
   llisso sepollo nella necropoli di Val Passano ove detta lapide appunto veniva alla luce.
   Sino al tempo di Sisto VI, la diocesi di Torino fu suffragnnea dell'arcivescovo di Milano, e dal medesimo pontefice fu innalzala a sede arcivescovile. Presentemente numera dieci vescovi suf-fraganei. Sulla cattedra di San Massimo siede oggigiorno monsignor Gaetano Alimonda, cardinale del titolo di Santa Maria in Traspontina. La sua Curia arcivescovile ha sede nel palazzo dell'Arcivescovado, via omonima, 12. Due sono le Collegiate, il Capitolo cioè Metropolitano e la Collegiata dei canonici sotto il titolo della SS. Trinità, con ufficiatura nelle chiose di San Lorenzo e del Corpus Domini. Il Seminario di Torino destinato agli studii teologici con succursale in Chieri per gli studii filosofici numera oltre a 250 alunni.
   La città è divisa in 24 parrocchie urbane e 13 suburbane.
   Chiesa delle Adoratriri Perpetue del SS. Sacramento (via dei Mille). — L'I 1 aprile 1843 S. M. la regina
   Maria Cristina cedeva il terreno necessario a questa chiesa, che si trova accanto al fabbricato del convento; aggiungeva al dono generosa somma di danaro, pregando venisse dedicata a San Francesco di Sales. I disegni vennero eseguiti dall'ing. De Boyl: fu ultimata il 31 marzo 1850. Mancava la facciata; il teologo Bardessono si adoperò con tanto zelo onde trovare i fondi necessarii, che sui disegni del conte Ceppi potè venire costruita negli anni dal 1874-76. L'interno della chiesa ha la forma di una rotonda; i quadri delle cappelle sono del pittore Marabotti da Mondovì.
   Chiesa dell'Annunziala (via Po). — Data dal 1648. Nel 1776 sui disegni di FrancescoMartinez le fu aggiunta la facciata. L'altare maggiore, pregevole per marmi, è disegno del Vittone. G. B. Pozzi dipinse gli affreschi del coro. Gli affreschi della volta sono del Gonin, le statue sono del Clemente. Popolazione 10,460 abitanti.
   Sant'Antonio di Padova (fig. 28). — Tra il corso Siccardi, corso Oporto e via Amedeo Avogadro si costruì una nuova chiesa, a benefizio dei fedeli che abitano questa recente ampliazione di Torino. La pietra fondamentale fu benedetta il 20 marzo 1884. I disegni vennero dati dall'ingegnere Tonta, e misura circa 3000 metri di superficie.
   Santa Barbara (via Assarotti) (fig. 29). — Sorse questa chiesa sul disegno dell'ing. Carrera e fu consacrata nel 1869. Il suo stile ritiene del greco della seconda epoca e del bizantino. Originali sono i disegni della facciata e del campanile. L'interno è a tre navale; l'aitar maggiore è in marmo di Carrara con fregi di macchia vecchia di Svizzera: l'icona posta nell'abside 6 del Monticelli. Popolazione circa 10,000 abitanti.
   San Carlo (piazza omonima). — Fu innalzata da Carlo Emanuele I sui disegni del Valperga. Il quadro dell'altare maggiore è di Francesco Maz-zuccbelli detto il Morazzone. La facciata è dovuta a Carlo Alberto ed a Maria Cristina vedova di Carlo Felice. Accanto a questa sorge la
   Chiesa di Santa Cristina, fondata nel 1610 da Madama Reale Maria Cristina sui disegni del Pellegrini. La facciata è dovuta a Madama Reale