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Parte Prima — Al taf Italia
che stendesi fra l'Orco e la Dora Baltea. Questo massiccio si comincia a distinguere assai bene dietro il contrafforte che separa la valle della Stura da quella dell'Orco. Le cime visibili distintamente sono le seguenti: la punta Fourà (3410 m.), la becca di Monciair (3544 in.), la cima di Ciarforon (3640 m.), la Tresenta (3609 m.), e la becca di Moncorvè (3865 m.) da cui slanciasi la cima più eccelsa del Gran Paradiso che tocca l'altezza di 4061 metri.
Seguitando la crina dopo il Gran Paradiso s'incontra la punta di Ceresole (3773 m.),
la punta di Gay (3670 ni.),
Tète-de-Money (3552 m.), la torre del Grande San Pietro (3692 m.), il picco d'Ondezzana (3488 m.), la Grande Arolla (3326 m.), la punta di Lavina (3308 m.) e la Tersiva (3513 m.).
Tutte queste cime appartengono al gruppo del Gran Paradiso.
Dalla Tersiva al massiccio del monte Rosa sco-presi una seguenza di vette meno alte donde slanciasi di sopra delle montagne
che chiudono la valle della Chiusella, una piramide elegante nella quale si riconosce facilmente il celebre monte Cervino (4482 m.). 11 massiccio del monte Rosa è la massa più vasta, più alta e più ricca di ghiacciai che scopresi da Superga. Lo si vede di fianco, di guisa che una porzione soltanto delle vette che ne fanno parte staccasi sullo sfondo del cielo, mentre le altre rimangono coperte o di sotto.
Le prime punte che adergonsi sopra i contrafforti che dominano lo sbocco della valle d'Aosta sono: Castore (4107 m.), Polluce (4222), fra i quali trovasi il col dei Zwillinge, o Gemelli, seguito dal Felik-Joch e dalla massa gigantesca del Lyskamm (4477 m.), che alcuni confondono col monte Rosa propriamente detto; è il massiccio del monte Rosa di cui scorgonsi successivamente quattro delle sommità principali: la Dufourspitze o punta Dufour (4638 metri), la Zumsteinspitze (4563 m.), la punta Gnifetti (4559 m.) e la Parrotspitze (4434 metri).
Il profilo della catena principale s'adima tutt'ad un tratto verso il pizzo Bianco (3216 metri), e scomparisce dietro la colma di Mombarone (2372 m.) sopra Ivrea, dalla quale staccasi la Serra, lunga e bella collina che separa il Biellese dal Cana-vesano e che è la morena più importante degli antichi ghiacciai alpini.
Le montagne che fanno seguito alla suddetta Colma signoreggiano le valli del Biellese ; il loro crinale si abbassa e si rialza verso la cima di Bo (2556 m.), il belvedere delle Alpi di Biella, al Mombarone di Valsesia (2045 m.), a cui tengono dietro il Motterone (1491 m.) sul lago Maggiore, il monte Adula (3398 m.), il pizzo Stella (3406 m.), il monte della Disgrazia (3678 m.), la Grigna (2422 m.) sul lago di Como,
Fig. 3. — Ferrovia funicolare di Superga.