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La Patria. Geografia dell'Italia
Provincia di Torino
Gustavo Strafforello
Unione Tipografica Editrice Torino, 1890, pagine 614

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Superga e il suo panorama
   19
   Fig. 2. — Interno della R. Basilica di Superga.
   cima di Bard, c, a destra, dalla piramide gigantesca del Rocciamelone (3537 ni.), in cima al quale è una cappella in legno, in cui ogni anno, ai 5 d'agosto, celebrasi la messa al far del giorno con grande concorso di alpigiani piemontesi e savoini.
   Dal Rocciamelone, seguitando verso settentrione il profilo della catena, vedesi una seguenza di creste ben distinte che formano il fondo delle valli di Lanzo; sono esse: la Lera (3355 m.), la Croce Rossa (3567 m.), la punta d'Arnas (3540 m.), la torre d'Ovarda (3075 m.), l'Uja di Bessans (3632 m.), la Ciamarella (3676 m.), la punta Mezzenile (3446 m.) e la rocca del Mulinet o cima Martellot (3437 m.). La più importante di coteste vette è la Ciamarella, la più alta della catena fra il monte Viso e il Gran Paradiso.
   Dopo la rocca del Mulinet la crina si abbassa al col Girard (304-4 m.) per rialzarsi alla Levanna Orientale (3555 m.) e alla Levanna Centrale (3619 m.), dopo la prima delle quali gira subitamente a nord-ovest verso i massicci della Grande Sassière e del monte Bianco e si nasconde dietro il massiccio imponente del Gran Paradiso