Atto ter/,»
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A iis. Se lo dico;1 Brighella mi ha rovinato.
Già. E per condimento delle nostre felicità, abbiamo una moglie per uno, che formano una bella pariglia.
A n s. Io non ci penso più.
Già. E chi ci ha da pensare ?
A n s. Oh ! non ci penso più. M'hanno fatto impazzire tanto che basta.
SCENA Vili.
Pantalone e detti.
Pan. Con so bona grazia.
Ans. (Eccolo qui il mio tormento).
Pan. Sior Conte, sior genero, mè compatissa, se vegno avanti arditamente. 3 Se tratta de assae, se tratta de tutto, e qua bisogna trovarghe qualche remedio.
Ans. Io lascio far^ a voi.
Pan. Ella voi tender 1 alle so medaggie.
Ans. Fin che posso, non le voglio lasciare.
Pan. E vu, sior zenero, cossa diseu ? Vie par che se possa tirar avanti cussi ? Ve par che vaga bene i affari della vostra casa ?
Già. Io dico che in poco tempo, ci ridurremo miserabili più di prima.
Pan. Sior Conte, sentela cossa che disse so fio?
2 Comico anche questo. Il ' gran Brighella „ è diventato il capro espiatorio : se lo dico !
:l Da quando Pantalone l'ha tirato in quel pandemonio, pare che il Conte si sia compromesso e l'abbiano fatto ' impazzire „ ! Chi ha ragione è sempre lui.
Scena Vili — 1 Pantalone ha preso la sua risoluzione e non perde tempo. Non si fa annunziare col solito rispettoso — ' Se poi vegnir ? „ — ma entra senz' altro ' arditamente „.
1 attendere, badare.
3 vadano. %r
N. Vaccaliuzzo — Goldoni, La famiglia dell'antiquario
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