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La famiglia dell' antiquario
Isa. Sfacciatella, a me vecchia?1
Dor. Signora giovinetta, la riverisco. (parte
Isa. O via lei, o via io. (parte
Pan. O poveretto mi ! Coss'è sta cossa ? Cav. La signora Doralice ha ragione. Dot. Avete sentito vostra figlia? (a Pantalone
Pan. Oh che donne ! Oh che donne ! Ans. (dalVappartamento d'Isabella) Le mie medaglie, le mie medaglie ! Mai più non m'intrico con queste pazze. Dite quel che volete, voglio spendere il mio tempo nelle mie medaglie. (parte per la porta di mezzo Pan. Oh che matti ! Oh che casa de matti ! Ci a. (dall'appartamento d'Isabella) Signor suocero, sono
disperato. Pan. Coss'è stà ?
Ci a. Avete sentito ? Mia moglie ha detto vecchia a mia madre; mia madre ha detto sfacciatella a mia moglie. Vi è il diavolo in questa casa, vi è il diavolo!
(parte per la porta di mezzo Pan. Se ghe xe el diavolo, che el ghe staga. Non so cossa farghe, gli' ho tanto de testa. Non so in che mondo che sia. Cav. Anderò io a placare la signora Doralice. Dot. E io anderò a calmare la signora Isabella.
1 La vilissima parola — detta e riferita, sottintesa e lanciata ora pubblicamente come una sfida — scatena il pandemonio. Pantalone si mette le mani ai capelli — Oh che donne ! Oh che donne ! — ; Giacinto si raccomanda pietosamente al suocero : Signor suocero, son disperato — ; e nel frastuono si ode la voce stridula ma alta e dominante del matto che, dopo aver compressa nel petto la verità, finalmente tocca con mano che ha ragione lui. Lo dicon matto, ma ' dicano quel che vogliano „ , i matti son gli altri non lui, e se ne scappa in Galleria. Pazzia per pazzia, meglio la sua !