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La Famiglia dell'Antiquario

Carlo Goldoni
Edizioni Principato, , pagine

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   106-
   La famiglia dell' antiquario
   Dot. Questa era una convenzione onesta, perchè, per dirla, la signora Doralice è troppo inquieta.
   Cav. Ha ragione, se vede di mal'occhio la suocera, per tutto quello che ha saputo dire di lei.
   Dot. Anzi la nuora ha strapazzata la suocera fieramente.
   Cav. Siete mal informato.
   Dot. Ehi, Colombina.
   Col. (esce dalla camera d'Isabella) Signore.
   Dot. Dimmi un poco, che cosa ha detto la signora Doralice della Contessa Isabella?
   Col. Oh! Io non so nulla.
   Cav. Non crediate a costei, mentre ella alla signora Doralice ha detto il male della sua padrona.
   Col. Io non ho detto nulla.
   Cav. Credetelo, da cavaliere.
   Dot. Dunque la ciarliera di Colombina ha messo male fra queste due signore?
   Cav. Senz'altro.
   Dor. Vado dalla contessa Isabella. (va da Isabella
   Col. Avete fatta una bella cosa. (al Cavaliere
   Cav. Bricconcella. tu sei stata quella che ha detto male della nuora alla suocera ? Ora vado dalla signora Doralice a scuoprire le tue iniquità.
   (va da Doralice
   Col. Oh, questa è bella! Se mi pagano acciò dica male, non l'ho da fare?'
   Ans. (ritorna dall' appartamento d'Isabella) Tu, disgraziata, sei cagione di tutto. (va da Doralice
   Col. Anche questo stolido l'ha con me.
   Dot. (dall'appartamento d'Isabella) Or ora si scoprirà ogni cosa. (va nell' appartamento di Doralice
   Col. Mi vogliono tutti mangiare.
   Pan. (dall'appartamento di Doralice) Xe vero, de-sgraziada, che ti ha ditto mal di mia fia alla to parona ?